Inizia la stagione estiva in Sicilia e come ogni anno nell’Isola viene sollevata una delle problematiche più grandi che affliggono questo territorio: l’emergenza incendi. Infatti, già nelle scorse settimane con le prime giornate da bollino rosso, sono divampati i primi roghi nelle province di Palermo e Trapani. Ma l’attenzione più rilevante è per tutte le aree boschive che potrebbero scatenare incendi vasti.
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Infatti, secondo un rapporto Ispra, nel 2024 il 25% della superfice forestale in Sicilia è stata percorsa da incendi. Si tratta della Regione con il più alto tasso di incendi nelle superfici boschive.
Nel 2024 la Sicilia è stata la Regione con più incendi boschivi: i dati Ispra
Secondo un report dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), la Sicilia ha il maggior tasso di incendi boschivi nel 2024, con il 25% della superfice forestale percorsa da incendi. Infatti, nell’Isola lo scorso anno si sono contati più di 2.500 incendi boschivi. Il rapporto tra la superfice forestale bruciata e quella complessivamente percorsa è del 15%.
Ma nel 2024 l’estensione delle aree forestali bruciate in Sicilia è nettamente inferiore rispetto a quella di due anni fa, ovvero del 2023. In quel caso, le aree boschive colpite da incendi era pari allo 0,8% della superfice boschiva dell’intera Isola.
Superfici percorse da incendio boschivo in Sicilia: Enna la provincia più colpita nel 2024
Ma qual è la provincia siciliana che ha sofferto di più l’emergenza incendi 2024? I dati Ispra rilevano Enna con 731 ettari superfice boschiva bruciata dagli incendi. Seguono le province di Catania e Messina, con 721 e 427 ettari di verde bruciati dai roghi. Per le altre province, i valori complessivi non raggiungono i 200 ettari di boschi bruciati. Sempre secondo il report: “la classe forestale più impattata è la classe ECM-F4 latifoglie sempreverdi, la quale non a caso, caratterizza circa il 60% del patrimonio forestale della regione Sicilia”.
L’inaugurazione della Sala operativa unica regionale
Inaugurata qualche giorno fa dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la nuova Sala operativa unica regionale nella sede di Sicilia Digitale a Palermo. Obiettivo della struttura è potenziare il sistema di controllo e monitoraggio antincendio in Sicilia, riunendo le unità dei dipartimenti della Protezione civile e del suo volontariato, del Corpo forestale e, nel periodo antincendio, anche del Corpo dei Vigili del fuoco.
L’istituzione del centro operativo risponde alla volontà della giunta Schifani di ottimizzare il coordinamento delle forze in campo e di garantire interventi antincendio più rapidi ed efficaci. Al suo interno ospiterà personale del Corpo forestale e della Protezione civile che, durante il periodo della campagna antincendio, sarà affiancato da due unità dei vigili del fuoco.
Il piano operativo 2025
Il piano operativo 2025 della campagna per contrastare i roghi prevede un potenziamento delle unità antincendio boschivo (Aib) nel periodo compreso fra il 24 giugno e il 13 settembre, attraverso l’impiego di 17 squadre nei comandi dei vigili del fuoco, ciascuna composta da 5 unità, per una forza lavoro di 105 persone. Le postazioni sono così distribuite:
- due ad Agrigento e una, rispettivamente, a Cammarata, a Caltanissetta,
- a Catania e Ragalna,
- a Enna e Piazza Armerina,
- una a Messina e Santo Stefano di Camastra,
- a Palermo e Montemaggiore Belsito,
- a Ragusa,
- a Siracusa,
- a Trapani, una a Custonaci e aggiunta una postazione anche nell’isola di Favignana.
Nel mese di agosto tre squadre, distribuite tra Pantelleria, Vulcano e Ustica, saranno operative 24 ore su 24. I costi della campagna, a carico della Regione Siciliana, sono complessivamente di circa 3 milioni di euro.
Nella regione, durante la campagna antincendio boschivo sono al lavoro 217 postazioni del Corpo forestale costituite da squadre di operai, in funzione 24 ore su 24; 619 punti acqua, 194 torrette di avvistamento incendi e 10 elicotteri della flotta regionale, oltre al personale del Corpo.

