Una delegazione di residenti verrà ricevuta dal sindaco Trantino. I cittadini chiedono un riscatto per la zona.
I residenti della zona di Primosole dicono basta. L’ennesimo incendio che si è verificato nella parte meridionale di Catania nel corso delle ultime ore – mentre l’intera Sicilia andava in fiamme sotto la morsa delle alte temperature e dei piromani senza scrupoli – ha riproposto il tema dell’emergenza in un’area da troppo tempo abbandonata a se stessa.
Nella serata di oggi, mercoledì 26 luglio, una delegazione composta da cittadini del luogo, imprenditori e professionisti sarà ricevuta dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, per esprimere la loro visione in merito e chiedere un riscatto dell’area.
“Parte Sud di Catania completamente abbandonata”
“Siamo quasi arrivati a un punto di non ritorno”, sottolinea a QdS.it il professor Maurizio Ciampi, il quale farà parte della rappresentanza chiamata a comparire davanti al primo cittadino.
“Ieri sera ho fatto parte di un gruppo di volontari che è andato a sedare un incendio all’Oasi del Simeto. Cercherò di porre l’attenzione su quella parte di città che è stata completamente abbandonata e che rischia, pur essendo un luogo di grande attrazione paesaggistica, di diventare un ghetto di Catania”, spiega Ciampi.
“Confidiamo nella sensibilità di Trantino”
“Mi è stato chiesto da un gruppo di persone – prosegue – di fare il presidente di un comitato territoriale composto da oltre 300 iscritti. Cercherò di portare le istanze di quella parte di popolazione che si sente abbandonata. Vero è che stiamo vivendo un’emergenza che, speriamo possa essere temporanea, ma è altrettanto vero che quella parte di città si trova sempre in emergenza”.
“Siamo stati lasciati a noi stessi, siamo dovuti intervenire noi con delle pale. Non abbiamo visto nessuno dell’Oasi del Simeto e della Forestale. Cercheremo di impegnare il sindaco nella richiesta di maggiore sicurezza. Mi auguro possa avere la giusta sensibilità, ma è pur vero che serve anche il supporto dell’intera macchina burocratica perché un sindaco non può fare nulla da solo”.