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Inchiesta sugli appalti pilotati, rinviato l’interrogatorio di Vito Raso

Inchiesta sugli appalti pilotati, rinviato  l’interrogatorio di Vito Raso
Tribunale di Palermo

Secondo l’accusa l’ex presidente della Regione, Cuffaro, tramite Vito Raso, “in più occasioni utilizzava quegli uffici quale luogo ove svolgere incontri o ricevere persone per le finalità del proprio gruppo”

È stato rinviato a lunedì mattina l’interrogatorio preventivo di Vito Raso, storico braccio destro di Totò Cuffaro e fino a pochi giorni fa a capo della segreteria dell’assessore alla Famiglia Dc alla Regione Nuccia Albano.

Nell’ultima riunione di giunta il presidente Renato Schifani ha rimosso Albano dal suo incarico. Secondo l’accusa l’ex presidente della Regione, Cuffaro, tramite Vito Raso, “in più occasioni utilizzava quegli uffici (dell’assessorato alla Famiglia ndr) quale luogo ove svolgere incontri o ricevere persone per le finalità del proprio gruppo”, scrivono i carabinieri del Ros nella informativa.

Per evitare che si creasse la fila in assessorato di persone che volevano incontrare Cuffaro addirittura Raso era costretto a tenere nascosta la sua presenza per “evitare di creare la calca di gente”.

Gli investigatori: “Raso curava con attenzione ossessiva tutte le attività dell’assessorato”

“Curava con attenzione ossessiva tutte le attività della vita amministrativa dell’assessorato retto da Nuccia Albano – scrivono gli investigatori – sia allo scopo di raccogliere ed ampliare il consenso elettorale per mezzo di bandi, concorsi, assunzioni legate alla vita amministrativa dell’ente, sia al fine di tutelare l’immagine politica legata all’assessorato”. Raso è un fedelissimo di Cuffaro, di cui è stato segretario particolare e autista negli anni della presidenza della Regione. Ora i due condividono la richiesta di arresto avanzata dalla Procura della repubblica di Palermo.

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