La Procura di Gela e la Procura di Palermo hanno aperto un’inchiesta per fare luce sulla morte del piccolo Loris Rodoti, circa un mese dopo un tragico incidente nel Nisseno.
Il piccolo è morto all’età di 9 anni a Palermo, dove era stato ricoverato, lo scorso sabato.
Inchiesta sulla morte del piccolo Loris Rodoti dopo incidente
Al momento è stato aperto un fascicolo contro ignoti e i magistrati hanno disposto il sequestro della salma per l’autopsia sul corpo del piccolo. L’obiettivo degli inquirenti sarà confermare se vi siano stati degli errori medici nel periodo tra l’incidente nel quartiere Settefarine di Gela (CL) e la morte a Palermo. Secondo una prima ricostruzione, il bambino sarebbe stato investito da un’auto mentre viaggiava in bici.
Dopo il sinistro, a fine gennaio, Loris Rodoti era stato condotto prima all’ospedale di Gela e poi a Catania. Da lì, era stato dimesso ma pare che presentasse delle difficoltà respiratore. Di qui il nuovo viaggio verso l’ospedale di Gela e infine l’ultimo trasferimento a Palermo, dove il bambino è deceduto lo scorso 8 marzo, un mese esatto dopo il suo compleanno.
Il cordoglio
Per la morte del piccolo Loris Rodoti, il sindaco di Gela – Terenziano di Stefano – ha disposto il lutto cittadino. Questa la nota sui social: “Oggi la nostra città è attraversata da un dolore profondo e indescrivibile. La tragica scomparsa del Piccolo Loris lascia un vuoto immenso nei cuori di tutti noi. Una giovane vita spezzata troppo presto, un dolore che tocca l’intera comunità. A nome mio e dell’Amministrazione Comunale, esprimo la più sincera vicinanza e il più profondo cordoglio alla famiglia colpita da questa terribile perdita. In segno di rispetto e solidarietà proclameremo il lutto cittadino.
In questi momenti non ci sono parole che possano alleviare il dolore, ma vogliamo stringerci tutti insieme, come comunità, attorno alla Famiglia. Gela oggi piange un suo piccolo angelo”.
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