Sammartino, Cassazione annulla ordinanza conferma sospensione

Inchiesta Pandora, la Cassazione chiede nuovo esame dell’istanza di revoca della sospensione per Sammartino

Inchiesta Pandora, la Cassazione chiede nuovo esame dell’istanza di revoca della sospensione per Sammartino

Simone Olivelli  |
giovedì 28 Novembre 2024

La Suprema corte oggi ha accolto i rilievi della difesa annullando il provvedimento del Riesame e dando indicazioni per una nuova valutazione

La Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza con cui il tribunale del Riesame aveva confermato la sospensione dalle funzioni pubbliche per il deputato regionale Luca Sammartino. L’esponente di Prima l’Italia – Lega Salvini Premier in primavera era stato coinvolto nell’inchiesta Pandora della procura di Catania sugli affari illeciti che sarebbero ruotati intorno al Comune di Tremestieri e all’ex sindaco Santi Rando, quest’ultimo accusato di avere rapporti anche con esponenti di Cosa nostra.
Per Sammartino, l’accusa è quella di essere stato coinvolto in due casi di corruzione. Fatti per cui a ottobre è arrivato il rinvio a giudizio, con il gup che ha fissato la prima udienza del dibattimento a marzo del prossimo anno. In seguito al coinvolgimento nell’inchiesta Sammartino si era dimesso dal ruolo di assessore all’Agricoltura nella giunta regionale guidata da Renato Schifani e di cui il politico catanese era anche vicepresidente. Il passo indietro compiuto da Sammartino era arrivato in seguito alla decisione del giudice per le indagini preliminari di emettere nei suoi confronti la misura della sospensione dalle pubbliche funzioni: di fatto, quindi, Sammartino sarebbe potuto rimanere all’Ars come deputato ma non avrebbe potuto avere ruoli di governo. La misura era stata confermata dal tribunale del Riesame. A fronte di tale decisione il legale di Sammartino, Carmelo Peluso, ha presentato ricorso in Cassazione.

La decisione odierna

La Suprema corte oggi ha accolto i rilievi della difesa annullando il provvedimento del Riesame e dando indicazioni per una nuova valutazione che dovrà essere effettuata nuovamente dal tribunale di Catania, ma con un’altra composizione. Di fatto, quindi, per Sammartino si riapre la partita per poter ottenere la revoca della misura interdittiva. Scenario che gli consentirebbe di rientrare nella squadra di governo di Schifani. Dopo le dimissioni dalla giunta, il posto rimasto vacante è stato assunto ad interim dal presidente della Regione per poi essere assegnato a Salvatore Barbagallo, che, in quota Prima l’Italia, è stato nominato nuovo assessore all’Agricoltura. A non essere stata assegnata, invece, è stata la delega alla vicepresidenza. Schifani aveva deciso di attendere l’esito della Cassazione, ma alla luce della decisione arrivata da Roma il tema richiederà un’ulteriore fase di attesa.

Le accuse di corruzione

Secondo la procura di Catania, Sammartino sarebbe stato coinvolto nelle pratiche illecite che avrebbero influenzato la concessione dell’apertura di una nuova farmacia a Tremestieri Etneo. Nello specifico il deputato si sarebbe impegnato a impedire il via libera al nuovo punto vendita per favorire il proprietario di una farmacia già esistente nel centro etneo, ottenendo in cambio sostegno elettorale per le Europee in favore di Caterina Chinnici (estranea all’indagine). In un’altra circostanza a finire sotto la lente dei magistrati sono stati i rapporti intrattenuti da Sammartino con due carabinieri: l’ipotesi è quella di avere cercato e ottenuto favori in merito alla comunicazione di informazioni riservate su possibili indagini sul proprio conto.

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