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La tragedia sul lavoro di Stromboli, Feneal Uil Tirrenica: “L’ennesima vita spezzata è un monito per la società”

La tragedia sul lavoro di Stromboli, Feneal Uil Tirrenica: “L’ennesima vita spezzata è un monito per la società”
Immagine di repertorio

La denuncia del sindacato: “In Sicilia numeri da bollettino di guerra”.

“L’ennesima vita spezzata in un cantiere edile, questa volta nello scenario di Ginostra, non è solo una tragedia, ma un monito per l’intera società e per le istituzioni. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio alla famiglia di Carmelo Parisi, ma la vicinanza oggi non basta più: serve un’assunzione di responsabilità immediata e drastica”. Lo scrive, in una nota, Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal Uil Tirrenica, commenta il tragico incidente sul lavoro avvenuto a Stromboli e costato la vita a un giovane operaio.

“Non possiamo accettare che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro”, continua De Vardo. “Il settore dell’edilizia continua a pagare il tributo più alto di sangue. Chiediamo con forza maggiori controlli nei cantieri, che devono essere costanti e capillari, specialmente in contesti geograficamente complessi come le nostre isole. La sicurezza non può essere considerata un rallentamento burocratico o un costo da tagliare per massimizzare i profitti: è un diritto inviolabile del lavoratore.”

Incidente sul lavoro a Stromboli, Feneal Uil Tirrenica: “Serve prevenzione”

Il segretario del sindacato, commentando la morte di Parisi a Ginostra, sottolinea come la prevenzione debba passare necessariamente attraverso una formazione rigorosa e continua: “Un lavoratore formato è un lavoratore più protetto. Ma la formazione da sola non basta se non è accompagnata da provvedimenti politici seri e urgenti. È necessario che il Governo e le istituzioni regionali mettano in campo misure straordinarie per arginare questa strage silenziosa, inasprendo le sanzioni per chi ignora le norme di sicurezza e garantendo agli organi ispettivi le risorse umane e tecniche necessarie per operare.”

“In Sicilia un bollettino da guerra”

A supporto della denuncia, De Vardo richiama i dati allarmanti sull’Isola: “In Sicilia, secondo i dati INAIL aggiornati al 2024, le denunce di infortunio mortale continuano a segnare numeri da bollettino di guerra, posizionando la regione tra le più colpite del Mezzogiorno. Il settore delle costruzioni resta quello a più alto rischio. Ogni numero in queste statistiche è un volto, una famiglia distrutta, un progetto di vita interrotto.”

La Feneal Uil non farà un passo indietro”, conclude De Vardo. “Continueremo a lottare affinché ogni cantiere sia un luogo sicuro. La politica deve dare risposte concrete ora: domani potrebbe essere già troppo tardi per un altro lavoratore.”