Assieme ad altri due passeggeri del Suv, l'uomo sarebbe fuggito subito dopo l'incidente senza soccorrere le vittime, i piccoli Alessio e Simone D'Antonio.
Il giudice monocratico del Tribunale di Ragusa ha condannato in primo grado e con rito abbreviato per omissione di soccorso R.F., una delle persone a bordo del Suv che l’11 luglio 2019 ha travolto e ucciso a vittoria (RG) i cuginetti Alessio e Simone D’Antonio.
L’uomo dovrà scontare 6 mesi di reclusione. Assieme a lui si trovavano a bordo del Suv anche altri due passeggeri, rinviati a giudizio. Questi ultimi verranno giudicati, sempre con rito abbreviato, il prossimo 8 luglio.
Morte dei cugini D’Antonio e omissione di soccorso: condanna
I tre, immortalati dalle telecamere di sorveglianza subito dopo l’incidente mortale, avrebbero aperto le portiere dell’auto e sarebbero fuggiti via. Nessun soccorso alle due piccole vittime.
Negli scorsi giorni si è discusso molto di un altro provvedimento nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dei due cugini di Vittoria. Si tratta della scarcerazione di Rosario Greco, figlio di un boss e conducente del Suv che ha travolto e ucciso Alessio e Simone. L’uomo era stato precedentemente condannato a 9 anni di reclusione.
La Cassazione ha annullato la sentenza per un “vizio di motivazione” dell’appello, relativo al rigetto della perizia psichiatrica richiesta dalla difesa. Una decisione che ha sconvolto l’intera comunità di Vittoria, nonché le famiglie delle piccole vittime.