Ogni anno si registrano venticinquemila morti sulle strade europee e un quarto sono dovuti alla guida in stato di ebbrezza.
L’etilometro blocca-motore, che impedisce al veicolo di partire, è stato introdotto in alcuni Stati Ue, dove è richiesto per i conducenti cui è stato rilevato un tasso alcolemico elevato, e alcune compagnie di taxi e trasporti la installano in maniera volontaria.
I risultati di questa tecnologia sono al centro di un incontro internazionale a Roma, promosso dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e dall’European Transport Safety Council.
“La tecnologia può offrire un valido aiuto con i sistemi ‘alcohol lock’ e proponiamo di renderli obbligatori per i recidivi”, ha spiegato Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania: “Abbiamo sollecitato l’obbligo come sanzione aggiuntiva a quelle già previste dal codice. Il settore assicurativo sta facendo una sperimentazione sugli autobus turistici con riscontri positivi, su 10 milioni di km testati non abbiamo avuto nessun autista risultato in stato d’ebbrezza. Ma è un dispositivo costoso, il cui prezzo si aggira intorno ai mille euro, e sollecitiamo le case produttrici ad abbassare i costi”.