Inciviltà a Catania, se in città si ruba anche “la pace” - QdS

Inciviltà a Catania, se in città si ruba anche “la pace”

Gianluca Virgillito

Inciviltà a Catania, se in città si ruba anche “la pace”

Gianluca Virgillito  |
mercoledì 13 Aprile 2022

CATANIA – Un triste episodio di inciviltà ha rovinato un’opera di sensibilizzazione promossa dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Montessori-Mascagni”, plesso di via Bainsizza, in zona Corso Indipendenza e realizzata dai bambini. Gli alunni della scuola elementare avevano infatti realizzato uno striscione con un messaggio simbolico di pace, vista la guerra in atto in Ucraina, apponendo le impronte delle loro mani colorate, componendo un grande mosaico metafora di unione e proposito di interruzione del conflitto. Striscione realizzato in tempi considerevoli e poi affisso in una ringhiera della struttura che, però, dopo il weekend appena trascorso non è stato più ritrovato. Si ipotizza che la “ragazzata” possa essere stata compiuta da giovani del quartiere che avevano visto il poster appeso nei giorni precedenti. Un brutto gesto, in quanto lo striscione non rappresenta di certo un bene dal valore materiale, ma più che altro una produzione di spessore dal punto di vista morale.

“La nostra scuola lavora nel contesto di un quartiere molto complicato e interpretiamo il nostro lavoro come una missione – commenta Chiara Grasso, docente della scuola ‘Montessori-Mascagni’ e promotrice dell’iniziativa in rappresentanza del pensiero di tutto il corpo insegnanti -. La nostra passione è quella di insegnare, a tutti, senza fare distinzioni. Purtroppo c’è gente nel quartiere che fa bravate come questa e a livello morale hanno un peso enorme, ma ci sono anche tantissime brave persone che ogni giorno si spendono per il posto in cui vivono. Condividendo questo spirito, non ci faremo fermare da chi si è reso protagonista di questo gesto, ma continueremo a lavorare con entusiasmo”.

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