Economia

Indennità ISCRO, le direttive INPS e la scadenza: tutto quello che c’è da sapere

Con una nota diffusa dall’INPS, sono stati chiariti termini e requisiti utili per accedere all’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, meglio conosciuta come indennità ISCRO. Si tratta di un’indennità tramite contributo erogato per sei mesi ai richiedenti considerati idonei a tale misura.

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Ma di cosa si tratta? Parliamo di un’indennità tramite contributo erogato per sei mesi. Per richiederla, per tutti i soggetti interessati c’è tempo fino al 31 ottobre del 2024.

Indennità ISCRO, i requisiti

Ma a chi spetta? L’indennità ISCRO è riconosciuta ai lavoratori che possono fare valere congiuntamente, oltre l’iscrizione alla Gestione separata, anche i seguenti requisiti:

  • Non essere percettori di trattamenti pensionistici diretti e aver prodotto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 70% della media degli anni precedenti;
  • Non essere titolare di trattamento pensionistico diretto;
  • Non essere assicurato presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • Non essere titolare dell’Assegno di Inclusione;
  • Essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso”;

Inoltre, bisogna essere anche:

  • In assenza di titolarità di trattamento pensionistico diretto e di iscrizione presso altre forme previdenziali obbligatorie. 
  • Non essere beneficiari di Assegno di inclusione.

Un ulteriore requisito reddituale che l’assicurato deve fare valere per l’accesso all’indennità ISCRO riguarda il reddito. In particolare, ai sensi della richiamata disposizione normativa, il richiedente nell’anno che precede la presentazione della domanda dell’indennità ISCRO, deve avere prodotto un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno che precede quello di presentazione della domanda.