L’assessore regionale al Turismo e Spettacolo lo ha detto nel gran finale di stagione del kolossal dei record nelle Gole dell’Alcantara.
“Questi eventi di grande importanza culturale diventano fondamentali per completare l’offerta turistica e riescono a dare un indotto secondario che va riconosciuto e sottolineato”. Lo ha detto Elvira Amata, assessore regionale al Turismo e Spettacolo, riguardo a l’Inferno di Dante, in occasione del gran finale della stagione 2024 di quello che si è confermato come il kolossal dei record, il lavoro teatrale più visto in Sicilia negli ultimi anni.
Il commento dell’assessore Amata a “Inferno” 2024
“Una rassegna che quest’anno – ha detto l’assessore Amata – ha avuto oltre sessanta repliche e la notorietà di questo Inferno, rappresentato nello scenario unico al mondo delle Gole, ha attirato molti turisti oltre che tantissimi siciliani. In questo spettacolo si vedono gli attori e i danzatori, ma dietro c’è il lavoro dei produttori, del regista e di scenografi, costumisti, sarti, musicisti, coreografi e personale tecnico. Ecco perché l’investimento che facciamo sulla Cultura porta sviluppo economico e vantaggi al territorio: tutti dati leggibili a conclusione di questa rassegna”.
Che anche negli ultimi giorni – nove repliche sono state aggiunte a quelle previste – ha fatto registrare il consueto grande successo, attirando personalità tra le quali il sindaco di Catania Enrico Trantino: “La vera domanda è – si è chiesto – se Dante si sia ispirato alle Gole dell’Alcantara per ideare Inferno, perché così sembra a giudicare dalla straordinaria scenografia naturale che questa Riserva offre”.
Uno spettacolo unico
“Inferno – ha aggiunto – è un inno all’Amore e a quella Bellezza cui noi siciliani dovremmo ispirarci di più per crescere e voler bene al nostro territorio: un’opera che tutti dovrebbero vedere. Un’ulteriore occasione di attrazione e di richiamo per chi viene in Sicilia non solo per ammirare le nostre Bellezze, ma per conoscere, soprattutto, la vera Cultura. E di questo dobbiamo essere orgogliosi”.
“Questo Inferno – ha sottolineato dal canto suo Mirella Vinci, soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Messina – è veramente unico: quale elemento migliore per la fruizione e la valorizzazione di questi luoghi se non uno spettacolo che mette insieme Teatro e Natura facendo commuovere?”.
“Posso dire – ha aggiunto – di aver avuto la sensazione che la mia percezione fosse acuita: un potenziamento dell’udito, della vista, della sensibilità. Credo che anche gli altri spettatori lo abbiano provato. E chiedo a coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro teatrale di continuare su questa strada: che possano nascere anche altri spettacoli, liberando la creatività”.
Tra le personalità che hanno seguito gli ultimi spettacoli di Inferno 2024 c’era anche un blasonato scenografo, vincitore tra l’altro di un Nastro d’argento nel 2009 e di un David di Donatello l’anno successivo: Marco Dentici, messinese di Galati Marina.
“Protagonista – ha affermato Dentici – è certamente la suggestione del luogo, che di sera non avevo mai visto. Gli effetti di luce sono pertinenti sia al testo che all’ambiente. Uno spettacolo molto partecipato e bisogna fare in modo che un pubblico sempre crescente possa vederlo. Perché coniuga la bellezza naturale di questo luogo magico e la grande poesia di Dante. Cosa si può volere di più?”.
Nelle repliche di sabato scorso, è stato registrato un grande entusiasmo per i nuovi effetti pirotecnici aumentati di Alfredo Vaccalluzzo, che ha definito “fantastica” la risposta del pubblico: “Io stesso mi emoziono sempre perché questo Inferno non ti stanca: bravi tutti dunque, soprattutto gli attori”.
E grandi applausi hanno ricevuto Angelo D’Agosta, Liliana Randi, Davide Sbrogiò, Davide Pandolfo, Giovanna Mangiù , Luciano Fioretto, Francesco Bernava, Rosario Minardi e Gabriele Casablanca. Consensi anche per i Dannati – Beatrice Caudullo, Michela Di Francesco, Maria Lardaloro, Marta Marino, Enrica Pandolfo, Lucio Rapisarda, Francesco Salpietro, Gloria Trischitta e Ariluna Verrazzo -, per le coreografie di Fia Di Stefano, i costumi di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, per l’organizzazione generale di Simone Trischitta, per i produttori esecutivi Luciano Catotti e Ninni Trischitta, le aiuto regista Agnese Failla e Lucia Rotondo, il light designer Davide La Colla e il sound designer Enzo Valenti.
Il commento di fine stagione
“Mandiamo in soffitta – ha concluso il regista Giovanni Anfuso – la stagione 2024, che ci ha donato una crescita di pubblico e motivi d’orgoglio e d’emozione. Ci sono tanti progetti che vedranno la luce nella prossima estate. Non escludiamo di riproporre il nostro Inferno e abbiamo già chiaro ciò che va migliorato e ciò che invece va tenuto così com’è perché scalda il cuore del nostro pubblico”.
Buongiorno Sicilia, che produce Inferno, ha infatti annunciato che nel 2025 verrà ripresa Odissea e messo in scena anche Orlando Furioso, sempre nelle Gole dell’Alcantara con la collaborazione del Parco botanico e geologico. Va infine ricordato come Inferno sia stato patrocinato dal MiC, il Ministero della Cultura, dall’Ars, dall’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana, dalla Fondazione Federico II e dai Comuni di Motta Camastra e Castiglione di Sicilia. Lo spettacolo è andato in scena grazie anche al sostegno di sponsor come Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae, Bacco, tipicità al pistacchio, Banca di Credito Cooperativo di Pachino e Puglisauto nuova concessionaria Kia.
Foto di Marzio Pardo