"Fase 3 e rischi legati alla movida, servirà buon senso" - QdS

“Fase 3 e rischi legati alla movida, servirà buon senso”

“Fase 3 e rischi legati alla movida, servirà buon senso”

mercoledì 24 Giugno 2020

L’intervista del Qds al prof. Antonio Cascio (Società italiana malattie infettive e tropicali) sulla riapertura di teatri, cinema e discoteche. “In Sicilia il virus sta circolando pochissimo ma la situazione va monitorata”.

PALERMO – Fase 3 dell’emergenza Coronavirus: il post lockdown, iniziato il 3 giugno scorso, con il libero spostamento tra le Regioni, e che sta gradualmente riguardando la riapertura, tra gli altri, di teatri, cinema, discoteche, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza, pone indubbiamente una seria riflessione e anche qualche interrogativo.
Come gestire efficacemente l’uscita dalla pandemia, quali timori porsi in modo ragionevole, quali consigli di buon senso suggerire sul fronte della sicurezza?
Ne abbiamo discusso con un autorevole rappresentante della comunità scientifica, il Prof. Antonio Cascio, infettivologo e socio Simit, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

Prof. Cascio, siamo entrati nella Fase 3 della pandemia. Ci può illustrare i reali pericoli di contagio durante gli spostamenti oggi consentiti e come difendersi?
“Mi sento di essere abbastanza sereno sull’attuale situazione epidemiologica italiana: i rischi relativi agli spostamenti ci sono, ma ritengo siano bassi. Il Paese non può fermarsi! In questa fase dobbiamo sicuramente essere tutti più attenti soprattutto se ci troviamo sui mezzi pubblici, in particolare se affollati. La mascherina in tali situazioni dovrà essere indossata da tutti”.

Relativamente alla riapertura delle discoteche ritiene alto il rischio di contagio? Le misure di distanziamento previste le sembrano adeguate a scongiurarlo?
“Tutto è relativo, in particolare perché, in presenza di giovani, è poco probabile il rispetto pieno delle misure di distanziamento. In ogni caso mi sento ottimista nella misura in cui il virus in Sicilia sta circolando pochissimo, benché la situazione debba essere monitorata”.

In merito alla ripresa dei concerti, cosa suggerisce in termini di prevenzione?
“Occorrerà tanto buon senso da parte di tutti e gli organizzatori dovrebbero garantire gli spazi adeguati a contenere le persone previste. Ritengo utili in termini di difesa dal contagio le prevendite dei biglietti e l’utilizzo di codici a barre scannerizzabili agli ingressi per velocizzare il flusso, nonché l’aereazione dei locali, mentre per i concerti all’aperto le preoccupazioni mi sembrano inferiori”.

Applicare una logica di sicurezza e rispetto per la salute propria e altrui: in questo contesto può indicarci il ruolo che riveste la pratica dei tamponi?
“Certamente bisogna essere pronti per eventuali retromarce qualora i tamponi di sorveglianza evidenziassero la presenza di positività, in particolare nelle case di riposo. In tali sedi il personale dovrebbe essere testato con regolarità, insieme a tutti coloro che presentassero una sintomatologia compatibile col Covid, al fine di scongiurare eventuali focolai”.

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