ROMA – L’inflazione non dà alcun segno di cedimento e continua a rimanere in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, nel mese di settembre ha registrato un Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, il cosiddetto indice Nic, al lordo dei tabacchi, si è attestato, come nel mese precedente, al +1,6% su base annua.
L’indice generale, invece segna il +1,7%. Per quanto riguarda l’inflazione di fondo, ovvero al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, essa è rimasta invariata, fermandosi a +2,1% su base annua. Nonostante questa apparente stabilità del dato complessivo, l’analisi delle componenti rivela una serie di dinamiche interne ben differenziate e in netto contrasto, che di fatto si sono annullate a vicenda nel calcolo dell’indice generale. Nello specifico, la stabilizzazione del tasso generale è la risultante di una lieve accelerazione per i prezzi dei beni e, al contempo, di una decelerazione per i servizi.
Per i primi, a settembre la crescita tendenziale si è accentuata leggermente, passando da +0,6% di agosto a +0,7%, mentre il tasso di crescita dei servizi…

