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L’informazione libera cerca la Verità

Carlo Alberto Tregua

L’informazione libera cerca la Verità

venerdì 25 Marzo 2022

Usa, Ucraina, Russia

Papa Francesco, che ha ovviamente a cuore le sorti dell’umanità, continua a chiedere la pace, cioè che tacciano le armi e prendano corpo le vere buone intenzioni di tutte le parti, per porre fine all’insana invasione dell’Ucraina, avvenuta con l’uso delle armi, che va sempre condannato senza mezzi termini.
Con la sua somma saggezza, il Pontefice ha, però, evitato di allinearsi con l’informazione occidentale, uniforme, senza alcuna variazione e quindi di per sé carente della Verità, che è sempre basata su più fonti fra loro contrastanti.

Ogni persona di media cultura – che ragioni con la propria testa e non con quella degli altri – deve essere messa in condizione, di fronte ad informazioni opposte, di farsi un proprio autonomo convincimento, evitando di mettersi insieme al gregge di pecore che ascoltano e seguono senza alcuna capacità di riflessione e di critica tutte le informazioni – giuste o sbagliate – che gli vengono propinate ed iniettate come una sorta di droga.

L’attore comico, Volodymyr Zelensky, sta svolgendo il suo compito con una certa diligenza, spiegando a tutto il mondo che lo intende ascoltare, cioè quello occidentale, le sue ragioni. Ma ogni attore, bravo o pessimo, ha sempre alle spalle un regista. Un film funziona se il regista è bravo; un’impresa funziona se il manager-regista è bravo. Non possiamo disconoscere che l’operazione Ucraina è molto ben confezionata e funziona abbastanza nel colpire l’immaginazione e la coscienza di tanti che la vedono, fra questi anche persone di un certo livello come parlamentari, professori, intellettuali ed altri.

In questo quadro, oltre a sottolineare la bravura del regista occulto, su cui torneremo appresso, stona l’assenza totale del contro-interrogatorio, cioè dell’altra parte che avrebbe il diritto di esporre le proprie ragioni, i propri convincimenti e le proprie motivazioni.

Non ci riferiamo alla Russia ed al suo presidente Putin, che hanno la colpa di aver usato le armi contro un popolo, bensì alla minoranza ucraina che è rilevante perché comprende un terzo del popolo ed anche – per conseguenza – un terzo dei parlamentari. Questa omissione gravissima di tutti i mezzi di informazione squalificano coloro che la fanno per mancanza di obiettività e bilanciamento.

È inaudito che un Parlamento cosiddetto democratico espella dal suo seno undici partiti di opposizione, dichiarandoli filorussi. Ma in una vera democrazia, gli oppositori hanno pieno titolo e diritto di stare in Parlamento e dire la loro. Nonostante ciò, non abbiamo sentito un solo giornalista, italiano o straniero, intervistare i deputati dell’opposizione ucraina, i quali avrebbero esposto le loro ragioni – giuste o sbagliate – che noi avremmo potuto e voluto valutare.

Perché questo blackout dell’informazione occidentale su chi la pensa diversamente, seppur in minoranza? Ecco che torniamo a bomba al regista occulto, il quale non può consentire dissonanze dalla propria linea, perché vuole colpire l’opinione pubblica per attirarla al proprio disegno, senza dare l’opportunità all’opposizione di dire la sua e di spiegarsi.

Non vogliamo che questa nota, che mira a scoprire la verità, venga dichiarata filorussa. Solo uno stolto potrebbe fare un’osservazione del genere perché quando si cerca la verità, che deve essere bilanciata e proveniente da più fonti, non si è filo nessuno, ma proprio filoverità.

Chi aveva interesse a far scoppiare la guerra? Partiamo dai dati di fatto. Vi è un accordo del 1991 che prevede che l’Ucraina resti neutrale. Una dichiarazione di Romano Prodi del 2008 che conferma tale neutralità. Una dichiarazione del 2022 del primo ministro tedesco, Olaf Scholz, che dice che la richiesta dell’adesione alla Nato dell’Ucraina non è in agenda.

A fronte di questi fatti (non opinioni), Zelensky fa trapelare e, in qualche caso, dice l’intenzione del suo governo di chiedere l’adesione alla Nato. Questa azione non poteva venir fuori solo da lui; c’è stato il burattinaio, ovvero il regista, che l’ha indotto a prendere tale iniziativa. E chi poteva avere interesse? Sembra deduttivo pensare che l’interesse che scoppiasse una guerra nel centro dell’Europa fra l’Ue e la Russia fosse proprio degli Stati Uniti.

Quel Paese ha tutto l’interesse che non si formi un terzo polo economico nel mondo, dopo il proprio e quello della Cina; perciò ha messo in atto un piano per evitare questa evenienza.
Ci torneremo.

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