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Ingegneria idraulica, la Regione programma per arginare il dissesto idrogeologico

Ingegneria idraulica, la Regione programma per arginare il dissesto idrogeologico
Erosione costiera e dissesto idrogeologico – Imagoeconomica, foto dal Messinese

Si cercano tecnici interni per progettare servizi di ingegneria idraulica per migliorare lo smaltimento delle acque piovane.

Lavorare al meglio possibile e in tempi stretti per intervenire tempestivamente contro quanto già successo nella prima metà del mese di novembre in termini di emergenza meteo sull’intero territorio regionale. Innanzitutto, si cercano esperti tra i dipendenti regionali, prima di rivolgersi, eventualmente, a professionisti esterni. Il dipartimento regionale della Protezione civile ha emesso un atto di interpello rivolto al personale tecnico dipendente della Regione, munito dei requisiti per occuparsi di servizi di ingegneria idraulica. Nello specifico, ci si dovrà occupare di modellazione dei bacini, calcoli idraulici, progettazione di strutture e impianti per la gestione idraulica dei torrenti e supporto in fase di esecuzione dei lavori. La necessità di lavorare in maniera veloce ed efficace nasce dagli eventi meteo che hanno interessato il territorio della regione nei giorni dal 10 al 14 novembre scorsi, in particolare nelle province di Catania e Messina, interessate da forti ed intense precipitazioni che hanno raggiunto l’ordine dei 500 millimetri di acqua in poche ore.

Cosa è accaduto

Tali temporali hanno causato lo straripamento di diversi torrenti nei territori di Riposto, Giarre, Mascali e Acireale, con allagamenti di garage e abitazioni private, enormi disagi per la circolazione stradale e ripercussioni in tutte le zone, in particolare in relazione alla incolumità pubblica e privata. Di quanto successo il dipartimento regionale della Protezione civile, ha relazionato al Presidente della Regione in una nota dello scorso 2 dicembre, e la condizione presentata è, secondo il dipartimento, talmente precaria da richiedere la dichiarazione dello stato di crisi e la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale. In quei giorni, nel giro di poche ore è scesa così tanta pioggia che i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a pieno regime per soccorrere molte persone in difficoltà, rimaste bloccate all’interno delle proprie auto. In pochissimi giorni, in queste zone è caduta la pioggia di un anno, causando crolli e frane, molta di più che negli ultimi anni. Per fortuna, non ci sono state perdite umane. Ciò non toglie, però, che la Sicilia è una delle regioni che presentano il maggior rischio idrogeologico in Italia.

L’alluvione di Giampilieri

Una delle alluvioni più recenti e tragiche è quella avvenuta nel 2009 a Giampilieri, vicino Messina, che provocò 95 feriti e 37 vittime accertate, mentre 6 persone sono scomparse. Altro momento di grandissimo dolore per l’intera comunità isolana è stato il 5 novembre del 1976, quando una alluvione causò lo smottamento di monte Erice, che riversò uno spesso strato di fango e detriti sulle strade di Trapani, causando gravi danni alle costruzioni e la morte di 16 persone. Un vero paradosso, considerato che la Regione vive uno stato di grave siccità, che ormai da mesi ha costretto molta parte della popolazione a subire il razionamento dell’acqua. Ad oggi, l’anno in via di conclusione è stato il più arido degli ultimi cinque anni, ed il quarto consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica.

Condizioni atmosferiche instabili

Nel mese di novembre le condizioni atmosferiche sono state per la maggior parte instabili; le piogge hanno spesso interessato porzioni limitate del territorio regionale, in particolar modo sulle fasce costiere, molto meno nelle aree interne. E il mese dicembre al momento è stato abbastanza piovoso, tanto da far sperare in un recupero delle riserve contenute negli invasi. Risorse che non servono solo ai singoli cittadini, ma anche alle imprese agricole e zootecniche che hanno necessità di quantitativi minimi di acqua che permetta la sussistenza degli allevamenti e l’irrigazione di soccorso che garantisca la vita degli impianti.

(foto di repertorio)