Il progetto punta a rafforzare la condivisione democratica di una piccola comunità attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale
MAZZARINO (CL) – Trasformare il modo in cui i cittadini partecipano alla politica e alla vita della comunità. È questo l’obiettivo finale del progetto denominato Mazzarino Lab, iniziativa transnazionale e transgenerazionale nata dalla passione e dalla determinazione di una crescente comunità di cittadini, chiamati gli “Innovatori attivi”, che si riuniscono per mezzo di un format chiamato “InnoVisioni-Sessioni che scatenano l’ispirazione”.
Mazzarino Lab: un cambiamento significativo nella nostra città
“Questo movimento – hanno evidenziato gli ideatori del progetto – sta portando avanti un cambiamento significativo nella nostra città. Lo strumento principale è una piattaforma digitale interattiva che permette ai cittadini di condividere idee, discutere temi, sviluppare soluzioni e costruire un futuro migliore per Mazzarino”.
“Il nostro progetto – hanno aggiunto i responsabili di Mazzarino Lab – si è evoluto negli ultimi due mesi e ha dimostrato il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’agevolare la partecipazione dei cittadini e migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. In effetti, l’uso di queste tecnologie avanzate ha reso possibile un coinvolgimento più ampio e significativo, rafforzando la democrazia partecipativa e lo scambio di buone pratiche tra tutti i Mazzarinesi sparsi per l’Europa”.
Contribuire ad un futuro più sostenibile
Adesso il progetto punta a espandersi, dimostrando che anche nelle piccole comunità locali è possibile apportare cambiamenti significativi, contribuire a un futuro più sostenibile e rafforzare i legami tra i cittadini. “Siamo certi – hanno evidenziato i responsabili del progetto – che l’esperienza di Mazzarino Lab possa dimostrare come l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale possano essere utilizzate per rafforzare la partecipazione democratica a livello locale”.
“Speriamo che questa iniziativa – hanno concluso i sostenitori del progetto – possa ispirare ulteriori progetti e sostenere un dialogo più ampio sull’utilizzo della tecnologia per il bene comune”.