Il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia è fulcro del progetto che coinvolge sei Paesi, come spiega Sebastiano Di Stefano.

Il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia ancora fulcro della promozione della Sicilia come Hub del mediterraneo. Continuano infatti i progetti di collaborazione transfrontaliera per fare dell’Isola il centro non solo geografico delle attività che interessano i paesi che si affacciano nel Mare Nostrum.

Dopo Reinventer e la collaborazione tra Sicilia e Tunisia per lo sviluppo delle start up ecco il progetto destinato alle piccole e medie imprese. Se ne parla alle Ciminiere in occasione dell’Ecomed e si chiama Enphasis. “Che tradotto significa Piattaforma per l’innovazione delle piccole e medie imprese innovative – spiega Sebastiano Distefano, responsabile dell’amministrazione finanziaria e project management del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia. Si parte dalla Spagna e si arriva fino all’Egitto – prosegue: e sono coinvolti 6 Paesi del Mediterraneo”.

Si tratta di Grecia, Libano (nel quale è presente l’Istituto di Ricerca Industriale), la Giordania, l’Egitto la Spagna e, ovviamente, l’Italia anzi la Sicilia. *Lo scopo del Parco è quello di creare una collaborazione fattiva tra i paesi confinanti e riportare il Mediterraneo al centro della vita economica dell’Europa – continua Distefano. Bisogna dare i meriti a chi ha fatto la programmazione di questi programmi transfrontalieri Europei-mediterranei e che spingono in questa direzione”.

L’obiettivo è lo scambio di competenze, pratiche e tecnologiche. “Oltre che trovare i punti di contatto per valorizzare l’energia sostenibile a favore di un economia a minor impatto. Con il Covid i progetti transfrontalieri hanno assunto un altro tipo di impostazione ma da oggi – conclude – si riparte in presenza”.