Home » L’instabilità nazionale una condanna per il Sud

L’instabilità nazionale una condanna per il Sud

L’instabilità nazionale una condanna per il Sud
crisi governo parlamento

Con la fine del Governo Draghi si rischia un colpo di grazia per la già fragile economia del Mezzogiorno

PALERMO – Quelle che si pensava potessero essere soltanto semplici nubi in un cielo estivo, con qualche tuono e nulla più, alla fine si sono trasformate in una tempesta che ha colpito con forza quasi inattesa il Governo italiano e mandato in pezzi l’Esecutivo retto da Mario Draghi.

Gli strappi del Movimento 5 stelle prima e di Lega e Forza Italia dopo hanno spinto il premier a confermare le proprie dimissioni davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proiettando l’Italia verso il voto e piantando numerosi interrogativi sul futuro del Paese e in particolare per le zone più deboli dal punto di vista economico-sociale, come il Mezzogiorno e la Sicilia.

È difficile non vedere nubi scure all’orizzonte

Si parla già di voto a ottobre o addirittura a settembre, ma è difficile non vedere nubi scure all’orizzonte. Le elezioni porterebbero a un nuovo Governo e quindi a un nuovo presidente del Consiglio, intorno a dicembre e ciò comporterebbe adottare l’Esercizio provvisorio, ovvero far muovere tutto l’apparato statale sulla base dei dati dell’anno precedente e l’impossibilità di effettuare qualunque riforma… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI
ABBONATI PER CONTINUARE LA LETTURA