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Parità degli isolani, un principio costituzionale da attuare già nella prossima Legge di bilancio

Parità degli isolani, un principio costituzionale da attuare già nella prossima Legge di bilancio
palazzo chigi

Primo banco di prova per il Governo Meloni che non potrà non tenere in considerazione il nuovo art. 119 che ” promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”

PALERMO – Sarà una vera e propria corsa contro il tempo quella del nascente governo e del premier in pectore Giorgia Meloni per arrivare all’approvazione della legge di bilancio 2023 entro i tempi previsti. La concomitanza tra le elezioni e il periodo caldo nel quale si dipana l’iter di tale fondamentale legge – unita alle attuali emergenze che attanagliano il Paese – determina tempi strettissimi, soprattutto per chi sarà chiamato a sedere sulla scomoda poltrona di via XX settembre quale prossimo ministro dell’Economia. Due delle tappe preparatorie e intermedie sono state compiute, nei giorni scorsi, dal governo uscente.

L’Esecutivo Draghi, infatti, ha già emesso sia la Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) che il Documento programmatico di bilancio, quello da inviare alla Commissione Ue, che darà il suo parere entro il 30 novembre. Entrambi i testi sono, ovviamente, in modalità “light” e fotografano l’attuale situazione economica. Entrambi, inoltre, danno un indizio – seppur sfumato – sulle mosse che potrà compiere il prossimo esecutivo, sui binari entro cui potrà muoversi.

Una volta iniziate le consultazioni del presidente della Repubblica si dovrà attendere il giuramento di premier e ministri, auspicabilmente entro la prossima settimana, e la formazione delle commissioni parlamentari di Camera e Senato, prime “stazioni” da cui dovrà transitare la legge di bilancio 2023 dopo essere uscita dal Consiglio dei Ministri… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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