Intervista a Mr. Rain, entusiasmo per il tour e rapporto con la Sicilia

Mr. Rain, il 31 luglio live a Partanna: l’entusiasmo per il tour e il rapporto con la Sicilia

Mr. Rain, il 31 luglio live a Partanna: l’entusiasmo per il tour e il rapporto con la Sicilia

Sandy Sciuto  |
martedì 30 Luglio 2024

L’artista con all’attivo 20 dischi di platino e 8 dischi d’oro è impegnato nel tour estivo che culminerà in sei date nei palazzetti a novembre.

Per Mr. Rain è un anno straordinario. Dopo la seconda partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Due altalene”, certificato platino, e la pubblicazione di “Pianeta di Miller”, il nuovo album uscito lo scorso 1° marzo debuttando ai vertici della classifica FIMI/GFK e al decimo posto nella classifica globale dei dischi di debutto di Spotify, ha iniziato il tour estivo lo scorso 12 luglio che culminerà in sei date nei palazzetti a novembre.

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L’artista con all’attivo 20 dischi di platino e 8 dischi d’oro sarà in concerto il prossimo 31 luglio all’Anfiteatro “Lucio Dalla” di Partanna.

L’intervista a Mr. Rain: l’entusiasmo del giovane talento

Al telefono Mr. Rain è molto carino, pacato ed entusiasta. Ci diamo subito del tu e tasto quale sia il mood di questi giorni di live prima di iniziare con le domande. “Sto molto bene. Sono super carico. Ho cominciato il tour. Sto vivendo tantissime belle serate. Non vedo l’ora di tornare in Sicilia perché trovo sempre un pubblico veramente speciale” mi dice felice e da qui parte l’intervista.

Il 31 luglio sarai a Partanna, l’unica data siciliana del tour. Qual è il tuo rapporto con la Sicilia?

Sono anni che faccio concerti in Sicilia e quando canto lì si crea sempre una magia col pubblico che è inspiegabile. Il pubblico è molto caloroso. È sempre un sogno. Vorrei fare più date e spero di tornarci presto. Con la Sicilia ho un rapporto molto stretto. Spesso vengo in vacanza. L’anno scorso sono stato una settimana a Vulcano. È un bellissimo posto, veramente magico.

È un tour diverso stavolta per te?

Assolutamente sì! In primis, sto portando una scaletta diversa: è un insieme di pezzi che mi hanno cambiato la carriera. Si parte dalle mie prime canzoni fino ad arrivare a “Supereroi” o a “Due Altalene”. Su quel palco, ho due musicisti in più. Siamo in sei più me, quindi in sette. Lo spettacolo è totalmente suonato, rispetto ai tour precedenti. Si sente molto la differenza e sono molto fiero di questo progetto.

Hai spesso raccontato che trovi ispirazione per la tua musica nella pioggia. Da qui il tuo nome d’arte. E l’estate che effetti ha sulla tua produzione musicale?

In estate produco. Non scrivo mai, se non piove. Mi concentro spesso sulle strumentali, sull’idea di qualche video. Sono quasi sempre in tour, quindi mi dedico ai concerti e non sto quasi mai in studio.

È come se prendessi energia dal tuo pubblico per ricaricarti e trovare ispirazione per le canzoni..

Esatto!

L’intervista a Mr. Rain: il successo delle canzoni

Ho sbirciato sul tuo profilo Instagram. Mi piace come parli con i fans: è come se creassi un filo diretto ogni volta che racconti della tua musica e delle tue esperienze. Quanto i fans che ti seguono dall’inizio sono stati fondamentali e lo sono adesso che si sono incrementati dal Festival di Sanremo in poi?

Per me è fondamentale mantenere un rapporto umano con le persone che mi seguono. Ovviamente non posso farlo con 800mila persone singolarmente, ma cerco di darmi il più possibile e di raccontarmi. Spesso ai concerti, faccio entrare molta gente nei backstage, cerco di conoscerli sempre di più. Tengo molto alla gente che mi segue perché è soprattutto grazie a loro se ho la possibilità di vivere ogni giorno della mia vita su un palco e quindi sono completamente riconoscente a tutte le persone che mi hanno permesso di farlo. Quando posso, cerco sempre di fare due chiacchiere ai concerti, in giro per strada, un po’ ovunque.

Mr. Rain e il successo

Le tue canzoni sono da sempre molto apprezzate. Conferme sono i molti riconoscimenti e certificazioni. Come vivi questo successo? Senti di avercela fatta?

Dopo questi due Sanremo, sento di aver fatto qualcosa di bello. Sono felice. Sto facendo la cosa che più amo fare al mondo. Il fatto che tantissima gente venga ai concerti e ascolti la mia musica mi riempie il cuore di gioia. Sono soddisfatto di tutto il lavoro che ho fatto in tutti questi anni, perché sono dieci anni che faccio musica. E poi, forse mi sento anche utile. Ho capito, soprattutto in questo ultimo periodo, che facendo ciò che mi piace fare cioè la musica parlando di temi a cui sono molto vicino o legato posso dare un mio piccolo contributo a qualcuno che viene ad ascoltare un mio concerto o il cd. Quindi, sono super ma super felice.

La forza delle tue canzoni sta nel fatto che spesso parli di fragilità. Nelle tue canzoni ci sono mostri, paure e c’è sempre l’amore con una funzione salvifica. Quali sono i mostri e le paure di Mr. Rain oggi?

Oggi mi spaventano pochissime cose. Mi spaventa più il me stesso di qualche anno fa, quello più chiuso, quello che non riusciva a non avere paura di avere paura, quello che faceva più fatica a mostrare i propri punti più fragili. Ora ho cominciato a lavorare molto su me stesso, a conoscermi meglio e, di conseguenza, mi sento molto più in equilibrio.

Parlavi di dieci anni di carriera. Secondo te nel mondo della musica c’è un aspetto che non è in linea con chi vuole fare musica proprio perché era il suo sogno da bambino, come nel tuo caso?

Ti parlo più in generale. Vedo che il mondo va troppo veloce e questo si ripercuote sulla qualità. C’è sempre bisogno di fare più cose, più musica, più film. Ciò toglie tempo alla nostra vita privata. Ne parlo come artista perché sei sempre schiavo del tempo. Personalmente no, perché ho scelto di prendermi i tempi giusti però tantissimi sono sempre lì: pubblicano un sacco di canzoni e di film o fanno un sacco di cose e tutto in pochissimo tempo. Questa cosa è cambiata rispetto a vent’anni fa. Mi ricordo quando ero bambino che i dischi uscivano ogni due, tre, quattro anni. C’era del tempo per fare una ricerca, per vivere e per fare esperienze per poi raccontarle dentro le canzoni. Questa cosa, forse, un po’ si è persa.

Qualche mese fa, quando tu spiegavi questo concetto sei stato abbondantemente criticato…

Non sono stato criticato. È stata travisata una cosa che ho detto. Da quello che ti ho appena spiegato, un giornalista che dovrebbe cambiare lavoro ha scritto che volevo fermarmi e mollavo la musica. Ma io non mollerò mai la musica. Volevo solo farmi una vacanza, come ho poi fatto un mese dopo. Ho fatto la mia prima vacanza in cinque anni: sono stato un mese in Brasile. E volevo scegliere di dedicarmi del tempo sia per la mia vita privata sia per il benessere della mia musica. Questo giornalista ha scritto quel che voleva, forse per qualche clic in più. È stato lui, in realtà, a creare tutto il casino.

L’intervista a Mr. Rain: la collaborazione con artisti stranieri

In “Paura del buio” canti che il mondo ti cambia. In che modo ti cambia?

Tutto quello che ci circonda influisce sulla nostra persona e sulla nostra crescita.

E quale mondo vorresti?

Io vivo già nel mio mondo ideale. Mi sono creato una piccola sfera dove vivo, ho i miei amici, i miei affetti. Faccio il lavoro che più amo fare al mondo e, tra l’altro, è anche la mia più grande passione. Non chiedo di meglio. Sono veramente felice e spero di andare sempre avanti.

La tua musica è arrivata anche in Spagna con la collaborazione con Beret per il brano “Supereroi”. C’è l’intenzione di proseguire anche in questo senso e di far arrivare la tua musica anche ai fans europei e stranieri?

Assolutamente sì! Sto lavorando ad un nuovo disco soltanto in spagnolo con canzoni nuove che sto scrivendo direttamente in spagnolo. La Spagna mi sta spronando veramente tanto perché mi sta permettendo di sperimentare molto, di conoscere nuove persone, di avere un nuovo approccio alla musica perché lì è diverso: sono molto più rilassato e si va in studio per il divertimento. Sto conoscendo tantissime persone e mi sono innamorato di Madrid, della Spagna in generale, della lingua. Voglio coltivare quanto si è creato e per questo sto scrivendo un nuovo disco in spagnolo.

Un tour che terminerà a novembre, un nuovo disco in spagnolo, c’è qualche altra novità su cui stai lavorando?

Sono tornato in studio anche per il mio progetto in Italia. Quest’anno voglio pensare solo ai concerti. Avrò le ultime date del tour estivo e poi, finalmente, dopo anni avrò il mio grande sogno ossia il mio primo tour nei palazzetti. Farò sei date che culmineranno nell’ultima data al Forum di Milano. Sto preparando lo spettacolo, sto studiando i visual e gli effetti sul palco perché mi piace fare anche questo. Insomma, non vedo l’ora.

Cosa non deve mai mancare nell’estate di Mr. Rain?

La piscina e il condizionatore sicuramente (nda. Ride) A parte gli scherzi, trascorrere tempo con i miei amici e con le persone che amo. Stare insieme, altrimenti non è estate.

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