Il percorso da seguire per avere i benefici
Nel momento in cui si mettono insieme invalidità civile e impiego lavorativo si entra in un argomento complesso che però riguarda molte persone in Italia. Di conseguenza avere l’idea di come funziona il sistema da questo punto di vista è sicuramente un buon punto di partenza verso la conoscenza di determinati diritti. prima di tutto è doveroso sottolineare che l’invalidità civile è una condizione riconosciuta dallo Stato secondo cui una persona per cause legate al suo stato di salute (malattie congenite o acquisite),ha una riduzione permanente della capacità lavorativa.
Di conseguenza per definizione si possono ritenere invalidi civili coloro che per questioni legate al deficit fisico, intellettivo o psichico hanno subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo (33%). Nel caso dei minorenni l’invalidità civile vale per chi presenta difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni tipiche della sua età.
Invalidità civile, chi può ottenerla
Possono ottenere l’invalidità civile i mutilati e invalidi civili i ciechi civili i sordi (sordomuti e gli affetti da talassemie o drepanocitosi, mentre non rientrano nell’invalidità civile coloro che sono invalidi di guerra, invalidi del lavoro o invalidi per servizio. A queste ultime categorie spettano altri tipi di incentivi.
Chi rientra nelle definizioni precedentemente citate e riesce dunque ad ottenere l’invalidità civile ha diritto a determinati incentivi che dipendono dalla percentuale di invalidità. Per esempio:
- Con invalidità civile riconosciuta dal 33 al 73% si ha diritto ad assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali;
- Con invalidità civile riconosciuta dal 46% si ha diritto all’iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego ai fini dell’assunzione agevolata;
- Con invalidità riconosciuta dal 66% si ha diritto all’esenzione del ticket sanitario;
- Con invalidità riconosciuta dal 74% al 100% si ha diritto a prestazioni economiche e quindi all’assegno.
Gli invalidi civili hanno diritto pertanto:
- alla pensione di inabilità civile (invalidi totali al 100%);
- assegno di invalidità civile mensile (invalidi parziali con invalidità tra il 74 e il 100%);
- indennità di frequenza (minori invalidi);
- indennità di accompagnamento.
Invalidità civile, come ottenerla
Il primo passo per richiedere l’invalidità civile è rivolgersi al proprio medico curante, il quale dovrà redigere un certificato medico introduttivo. Questo certificato attesta la presenza di una patologia o disabilità che limita la capacità lavorativa e include una valutazione preliminare del grado di invalidità. Il medico invierà telematicamente questo certificato all’INPS, consegnando al paziente un numero di protocollo necessario per la successiva fase della domanda.
Dopo aver ottenuto il certificato medico introduttivo, il richiedente deve presentare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile all’Inps. A quel punto il richiedente sarà convocato per una visita medica presso la Commissione Medica dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente. La commissione, composta da medici specialisti, valuterà lo stato di salute del richiedente, considerando il quadro clinico presentato e i documenti medici allegati. A quel punto se ci sono tutti i requisiti l’esito sarà positivo e la persona interessata potrà ottenere i benefici a cui ha diritto.
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