PALERMO – Il sistema scolastico nell’Italia meridionale e insulare continua ad essere meno efficace in termini di risultati conseguiti rispetto all’Italia centrale e soprattutto settentrionale ed appare anche meno equo: la variabilità dei risultati tra scuole e tra classi è consistente e in ogni caso più alta che al Nord e al Centro.
In particolare, secondo i dati contenuti all’interno del “Rapporto nazionale prove Invalsi 2019” dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, destano forti preoccupazioni gli esiti di Sicilia, Campania, Calabria e Sardegna, regioni che si caratterizzano per i risultati particolarmente bassi in ogni grado d’istruzione. Dunque, siamo ancora troppo distanti dal resto d’Italia, nonostante le piccole variazioni positive osservate in confronto al 2018.
Il rapporto prende in esame i risultati ottenuti dagli studenti italiani, nelle varie fasce d’età, in riferimento alle discipline di italiano, matematica ed inglese. In Sicilia spiccano vistose differenze rispetto alle altre regioni italiane, che aumentano al crescere del grado scolastico. Iniziando dalle valutazioni sull’italiano, è possibile rilevare come in Sicilia nel 2019 si sia totalizzato un punteggio pari a 191 (su base nazionale fissata a 200) relativamente alla quinta elementare (ben diciotto punti in meno rispetto al 209 della Valle d’Aosta), si scende a 186 quando si arriva in terza media (ventuno punti meno rispetto al 207 del Friuli Venezia Giulia), fino a toccare il 184 in quinta secondaria di secondo grado (ben 31 punti in meno rispetto al 215 della Lombardia).
Dunque, la Sicilia ha perso ben sette punti nel passaggio dall’ultimo anno della scuola primaria all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. In generale, ai primi posti della classifica ritroviamo tutte le regioni settentrionali, mentre le meridionali si collocano immancabilmente a chiudi fila.
La situazione non migliora nemmeno quando prendiamo in esame i risultati in matematica: infatti, in questo caso la Sicilia totalizza un punteggio pari a 190 in quinta elementare (esattamente dieci punti meno rispetto al valore soglia di 200 rilevato a livello nazionale e 14 punti meno rispetto al 2014 della Lombardia), si arriva ad un punteggio pari a 185 all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado (in questo caso, 23 punti meno rispetto ai 208 della Valle d’Aosta), fino a toccare i 181 punti dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado (ben 43 punti meno rispetto ai 224 della Provincia autonoma di Trento).
Un trend in netto peggioramento si rileva in riferimento ai punteggi ottenuti sulla lingua inglese: infatti, la Sicilia totalizza 193 punti nell’ascolto in quinta elementare, 183 all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado e appena 178 nel corso dell’ultimo anno della scola secondaria di secondo grado. Medesimo scenario si prefigura relativamente alla scrittura in inglese: in questo caso, il punteggio si attesta a 194 per la quinta elementare e 185 per l’ultimo anno della scuola primaria di secondo grado e per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.