Politica

“Investimenti in Sicilia, è ora di fare chiarezza”

“Il varo del Recovery Fund sancisce nei fatti una disponibilità economica senza precedenti che non lascia dubbi alla possibilità di finanziamento del Ponte sullo Stretto e della fiscalità di sviluppo. Due misure sinergiche che, da sempre, riteniamo indispensabili per dare un futuro diverso alla Sicilia e per le quali ci siamo battuti, in Sicilia, come a Roma, nelle aule parlamentari ed anche nelle piazze”.

Lo afferma il deputato regionale (Autonomisti) e presidente della Commissione Ue dell’Ars, Giuseppe Compagnone.

“La realizzazione del Ponte da un lato colmerebbe quel gap infrastrutturale che separa l’isola dal resto d’Italia, sottraendola alla caro-tariffe dei voli, dall’altro costituisce la naturale premessa per abbattere i tempi di trasferimento per raggiungere l’Europa, specie in previsione di collegamenti ferroviari più veloci; l’infrastruttura consentirebbe anche di intercettare i consistenti traffici navali che insistono sul Mediterraneo, con ulteriori evidenti vantaggi per l’economia dell’isola” prosegue Compagnone.

“Altrettanto importante – sottolinea – è l’impatto che avrebbe la fiscalità di sviluppo, una misura che consentirebbe di attrarre nuove imprese, sottraendo il nostro territorio ad interventi di mero ed inutile assistenzialismo”.

“A questo punto – prosegue Compagnone – i siciliani hanno il diritto di sapere quali forze politiche, nazionali e regionali, sono a favore di due misure che davvero potrebbero dare un futuro diverso alla Sicilia, e quali si ostinano ad opporsi. Non possiamo lasciare alibi a chi si maschera dietro strategici cambiamenti di posizione o progetti alternativi, come accaduto anche recentemente con il Ponte sullo Stretto; né tanto meno possiamo lasciarci abbindolare da mere misure assistenziali. È questo il momento di dare una svolta al futuro della nostra isola, è questo il momento della chiarezza”.