La richiesta è stata accolta dal plenum del Csm: c'è stato un solo voto di astensione.
Si accendono i riflettori sulle dimissioni della giudice di Catania Iolanda Apostolico: era finita al centro di polemiche per aver partecipato a manifestazioni in favore dei migranti. Inoltre, era finita sotto attacco per i provvedimenti con i quali ha sconfessato il dl Cutro, annullando il trattenimento nel Cpr di Pozzallo di alcuni richiedenti asilo.
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Iolanda Apostolico ha deciso di dare le dimissioni dall’ordine giudiziario: il plenum del Csm ha, infatti, accolto la sua richiesta di lasciare la magistratura. C’è stato un solo voto di astensione.
Iolanda Apostolico: la decisione delle dimissioni
In particolare, la richiesta di cessazione del servizio della giudice Apostolico è stata trattata tra le proposte di “particolare urgenza” della Quarta commissione. Le dimissioni- si legge nella delibera del Csm – avranno “efficacia dalla data indicata dal magistrato (15 dicembre 2024)”. Relatore della pratica è stato il consigliere Abenavoli.
All’indomani delle prime decisioni della giudice Apostolico sul decreto Cutro, furono in tanti nella maggioranza a chiedere le dimissioni della togata catanese. Su di essa, infatti, si accese un vero e proprio scontro tra politica e magistratura, poi esacerbato dai video diffusi in quei giorni. Questi ritraevano la giudice etnea alle proteste nel porto di Catania il 25 agosto del 2018 per chiedere lo sbarco dei migranti bloccati sulla nave Diciotti.
Secondo indiscrezioni però le dimissioni di Iolanda Apostolico sarebbero state richieste al Csm per non meglio precisate ragioni personali. La Lega, però, non ha mancato di ricordare la bufera nella quale era finita la toga catanese: “Iolanda Apostolico – è scritto in una nota del Carroccio – ha lasciato la magistratura: meglio tardi che mai, ora potrà comportarsi come una esponente di Rifondazione Comunista senza creare imbarazzi”.
Immagine di repertorio