Le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) inattive in Sicilia, che da più di un biennio registrano un deficit economico e che non sono nelle condizioni di espletare i servizi, saranno poste in liquidazione ed estinte.
È quanto stabilisce il disegno di legge approvato oggi dal Governo Schifani, su proposta dell’assessore Nuccia Albano.
Ipab inattive in liquidazione in Sicilia, il Ddl
Il testo prevede inoltre che il personale, assunto a tempo indeterminato a seguito di selezione pubblica o in esecuzione di sentenza del giudice del lavoro passata in giudicato, confluisca in un elenco ad esaurimento istituito dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Il motivo
“Riteniamo strategico e prioritario – dichiara l’assessore Nuccia Albano – intervenire immediatamente sulle Ipab, enti su cui gravano gravi problemi di tipo gestionale e finanziario, che non svolgono più la loro mission istituzionale. Il testo approvato oggi in giunta rappresenta un passo cruciale per affrontare le sfide gestionali e finanziarie di queste istituzioni. Così facendo, da un lato porremo un freno ai numerosi e continui contenziosi promossi dal personale e dai fornitori delle Ipab nei confronti della Regione, che hanno comportato e comportano continue procedure esecutive, dall’altro conteniamo il depauperamento del patrimonio immobiliare, in alcuni casi di notevole pregio, minacciato dalle esecuzioni in corso su istanza dei creditori. Inoltre, i dipendenti, facendo parte di un albo, avranno la possibilità di essere impiegati in progetti ed essere pagati per il lavoro che svolgeranno in altre realtà».
Gli enti locali, i distretti socio assistenziali, le Asp, gli organismi e le associazioni che ricevono finanziamenti dall’amministrazione regionale, infatti, potranno attingere da tale elenco unico per reclutare personale da destinare alla realizzazione di progetti in ambito socio-sanitario finanziati dalla Regione, con quota parte dello stanziamento previsto dalla legge regionale n. 71 del 1982. Ogni anno l’assessore regionale alla Famiglia stabilirà l’importo del finanziamento dei piani e provvederà alla nomina dei commissari liquidatori per le Ipab, che verranno individuati tra professionisti iscritti agli albi degli avvocati e dei dottori commercialisti.
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