Gli hacker minacciano di divulgare aspetti del programma nucleare iraniano in caso di mancata liberazione entro oggi di tutti i detenuti politici
L’Agenzia nucleare iraniana ha confermato l’attacco informatico contro i suoi server di posta elettronica: ieri un gruppo di hacker aveva annunciato il furto di dati da una delle sedi più importanti dell’Organizzazione, minacciando di divulgare le informazioni di cui è entrato in possesso se non verranno liberati tutti i prigionieri politici e le persone fermate in occasione dell’ultima ondata di proteste nel paese. L’agenzia riconosce in una dichiarazione sul suo sito l’incursione illegale all’interno dell’unità di informazione tecnologica della Società di produzione e sviluppo dell’energia atomica iraniana, esattamente la sede che il gruppo di hacker Black Rewards aveva rivendicato di aver attaccato.
Gli hacker chiedono la liberazione dei detenuti politici
Stando a quanto riferito dall’agenzia, il contenuto delle mail comprende messaggi di carattere tecnico e interazioni di carattere quotidiano. Gli hacker hanno minacciato di divulgare aspetti del programma nucleare iraniano in caso di mancata liberazione entro oggi di tutti i detenuti politici ed altre persone arrestate nelle proteste per la morte di Mahsa Amini.
L’agenzia nucleare iraniana sta valutando l’impatto del furto di queste email mentre il gruppo pirata avrebbe già iniziato a distribuire link alle informazioni. La sede attaccata è direttamente responsabile della costruzione e del funzionamento in sicurezza delle centrali nucleari e della fornitura di combustibile nucleare, nonché del supporto e della cooperazione nella produzione di strumenti, apparecchiature, componenti e strutture necessarie per le centrali nucleari all’interno del paese.