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Insegnamento, è possibile l’iscrizione contemporanea al TFA sostegno e ai percorsi abilitanti

Insegnamento, è possibile l’iscrizione contemporanea al TFA sostegno e ai percorsi abilitanti
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La nota del MUR chiarisce alcuni dubbi in merito alla formazione per docenti relativa all’anno accademico 2025-2026.

È possibile l’iscrizione contemporanea ai percorsi di formazione iniziale abilitanti all’insegnamento e al X Ciclo del TFA Sostegno. Lo conferma una nota – 18093 del 16 settembre 2025 – del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), chiarendo definitivamente i dubbi degli aspiranti docenti sulla possibilità di sovrapposizione temporale tra due percorsi di formazione.

Iscrizione contemporanea a TFA e percorsi abilitanti all’insegnamento possibile

La nota del MUR conferma quanto già previsto dal Decreto Ministeriale 19 marzo 2025, n. 270 – relativo all’anno accademico precedente, 2024-2025, che consentiva “la frequenza contemporanea dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale con il nono ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado, compatibilmente con la frequenza e la calendarizzazione delle attività formative”.

La decisione del Ministero è determinata dalla “necessità di garantire al sistema scolastico nazionale il personale docente necessario” e tiene in considerazione anche la “brevità temporale del periodo di sovrapposizione” tra i due percorsi formativi abilitanti all’insegnamento.

Il futuro

Il Ministero – con la nota alla Crui – non solo consente l’iscrizione contemporanea ai percorsi abilitanti all’insegnamento e al TFA per il sostegno agli allievi con disabilità, ma guarda anche a una futura riorganizzazione dei percorsi formativi a livello nazionale in maniera tale da “garantire la conclusione di tutti i percorsi entro il 30 giugno di ciascun anno accademico” e favorire “una programmazione ordinata e funzionale sia per gli Atenei che per gli aspiranti docenti”.

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Immagine di repertorio