Anche per quest’anno, ottobre equivale al mese dell’ISCRO, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. Questa, istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023 dalla legge di bilancio 2021 (art. 1, commi 386-400, l. 178/2020) e riconosciuta a regime, a partire dal 1° gennaio 2024, con la legge di bilancio 2024 (art. 1, commi 142-155, l. 213/2023).
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Ma a chi è rivolta? Come sempre, l’Iscro si rivolgerà ai lavoratori che risultano iscritti alla Gestione Separata e che esercitano delle attività di lavoro autonomo come professione abituale. In questo articolo, una breve guida sui requisiti dettagliati da dover avere, le scadenze e come funziona l’erogazione fino a 800 euro per i richiedenti idonei. Per tutte le informazioni utili inoltre, CLICCA QUI per accedere al documento completo dell’INPS.
Come funziona
Per quanto riguarda la decorrenza e la durata dell’ISCRO, bisogna conoscere che questa indennità è:
- è erogata per sei mesi, a partire dal giorno successivo alla data di invio della domanda;
- non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione della stessa.
L’ISCRO, i requisiti da avere per il rilascio fino a 800 euro
L’ISCRO, presenta inoltre numerosi dettagli di cui essere in possesso per il rilascio. I requisiti dunque, sono i seguenti:
- non essere titolare di trattamento pensionistico diretto;
- non essere assicurato presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data di presentazione della domanda;
- non essere beneficiario di Assegno di Inclusione per l’intero periodo di fruizione della indennità ISCRO, pena la decadenza dalla prestazione;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda (anno di riferimento), inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo relativo ai due anni precedenti all’anno di riferimento. Esempio: se la domanda è presentata nel 2024, il reddito da considerare è quello risultante dalla dichiarazione dei redditi del 2023 (anno di riferimento) che deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo degli anni 2021 e 2022 (due anni precedenti all’anno di riferimento);
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12mila euro, calcolato ogni anno sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolare di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
- autocertificare, in fase di presentazione della domanda, i redditi prodotti per ogni anno di interesse, se non già a disposizione dell’Istituto.
Per la successiva verifica dei requisiti suddetti, l’INPS comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato domanda. Successivamente l’Agenzia delle Entrate comunica all’INPS l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti reddituali con le modalità e nei termini definiti mediante accordi di cooperazione tra le parti.
L’indennità ISCRO invece, ancora oggi è incompatibile con:
- pensioni dirette;
- indennità di disoccupazioneNASpI, DIS-COLL, ALAS e dell’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo;
- cariche elettive e/o politiche che prevedono, come compensi, indennità di funzione e/o altri emolumenti diversi dal solo gettone di presenza.
ISCRO, come fare la domanda: scadenza entro il 31 ottobre
La domanda va presentata esclusivamente online, entro il 31 ottobre di ogni anno, effettuando l’accesso al servizio con le proprie credenziali. In alternativa, l’operazione può essere così trasmessa da chi ne ha i requisiti:
- via Contact center al numero 803 164 da rete fissa (gratuito) oppure 06 164 164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- rivolgendosi agli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi

