Il 31 dicembre 2023 è la data fissata per la scadenza dell’Isee 2023, per cui a gennaio 2024 sarà necessario presentare la versione aggiornata del documento. I dati cui bisognerà fare riferimento saranno quelli relativi alla situazione reddituale e patrimoniale del 2022, ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità e i documenti da presentare.
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L’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un documento che serve a illustrare la situazione economica di un nucleo familiare. È fondamentalmente un indicatore che fornisce una valutazione della situazione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito di tutti i suoi componenti, del loro patrimonio e di una scala di equivalenza che varia in base alla composizione del nucleo familiare.
È necessario per richiedere bonus, prestazioni o agevolazioni fiscali, ma anche per usufruire di tutti quei servizi pubblici il cui costo è legato al reddito, come la mensa scolastica o i servizi SSN.
Esistono diverse tipologie di Isee, in relazione al contesto in cui vengono presentati:
Condizione fondamentale per la redazione del documento Isee è la Dsu, Dichiarazione Sostitutiva Unica, poiché viene ricavato a partire dai dati in essa presenti. La Dsu può essere fatta direttamente dal richiedente attraverso l’area riservata del sito INPS, a partire dalla Dsu precompilata o attraverso enti specifici come i patronati, i caf o degli intermediari abilitati.
Per compilare il documento è necessario innanzitutto che il dichiarante presenti:
Devono essere successivamente presi in considerazione altri documenti. Nel caso di lavoratori dipendenti e/o pensionati:
Nel caso di lavoratori autonomi e società:
Oltretutto, nel caso in cui all’interno del nucleo familiare è presente un disabile il cittadino dovrà presentare la Certificazione della disabilità ed eventuali spese sostenute per il ricovero o assistenza al disabile.
Il calcolo dell’Isee è un’operazione complessa, per cui l’INPS ha messo a disposizione uno strumento di simulazione ISEE online da poter utilizzare prima dell’invio della richiesta. Questo ci permetterà di avere un quadro più o meno chiaro della situazione senza doverci avventurare in calcoli impossibili.
Come precedentemente detto, per il calcolo dell’Isee bisogna prendere in considerazione tutti i fattori reddituali e patrimoniali e della composizione del nucleo familiare, per cui l’INPS, partendo dalla Dsu, determina il suo valore calcolando il rapporto tra l’Ise (Indicatore della Situazione Economica) e il parametro desunto dalla scala di equivalenza.
Sulla scala di equivalenza sono prevista alcune maggiorazioni:
Con la Legge di Bilancio 2024 è stata introdotta un’importante agevolazione: sarà possibile nascondere legalmente le somme investite nei btp e buoni postali, cioè nei Titoli di Stato italiani. Questi investimenti non rientreranno nell’Isee e quindi sarà possibile abbassare il patrimonio e riuscire ad accedere a ulteriori agevolazioni. C’è comunque un limite entro il quale è possibile investire in btp, fissato a 50.000 euro. Attenzione, però, perché sarà possibile trarre vantaggio dall’agevolazione soltanto a partire dal 2025.
Con la presentazione del modello Isee 2024 sarà possibile richiedere alcune agevolazioni:
Il primo consiste nel sostegno economico erogato in favore delle famiglie con figli a carico che siano minorenni, disabili (senza limiti di età) o maggiorenni fino al compimento dei 21 anni. In quest’ultimo caso, deve trattarsi di un soggetto che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea, svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale.
Il secondo è una misura che prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione, e di politica attiva del lavoro. È rivolta ai nuclei familiari che presentino al loro interno almeno un componente:
Per quanto riguarda l’ISEE del nucleo familiare, non deve superare il valore di 9.360 euro.
Indicativamente, per richiedere le agevolazioni sarà necessario presentare l’Isee 2024 entro fine febbraio.