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Isee 2025, ecco la nuova DSU: cosa cambia e le novità

Isee 2025, ecco la nuova DSU: cosa cambia e le novità
ISEE INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE GENERATE AI IA

La riforma dell’Isee è ufficialmente operativa, a seguito della pubblicazione del DPCM attuativo nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2024

È stato pubblicato l’aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’Isee 2025, con novità importanti. A partire da quest’anno, infatti, saranno esclusi dal patrimonio mobiliare ai fini del calcolo dell’Isee i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali (anche quelli trasferiti allo Stato) e i libretti di risparmio postale, ma solo se il loro valore non supera i 50.000 euro per nucleo familiare. A partire dal 3 aprile, oggi, sarà possibile inviare la nuova DSU tramite i centri di assistenza fiscale (CAF) o online, utilizzando la procedura precompilata.

Riforma operativa

Come confermato dall’INPS e riportato dal Sole 24 Ore, la riforma dell’Isee è ufficialmente operativa, a seguito della pubblicazione del DPCM attuativo nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2024. La riforma deriva dalle disposizioni contenute nell’articolo 1, commi 183-185, della legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023), e introduce queste modifiche per rendere più equo il calcolo dell’indicatore.

Chi può richiedere il ricalcolo

Fino a oggi, circa il 40% delle pratiche Isee già elaborate per il 2025 includeva titoli di Stato, buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio postale. Chi lo desidera, potrà “sganciarli” presentando una nuova DSU e chiedendo così il ricalcolo dell’indicatore. Va però precisato che le DSU inviate successivamente alla prima dallo stesso nucleo familiare tramite il CAF non saranno più coperte dai fondi INPS, il che potrebbe comportare un pagamento per la seconda pratica. Per chi non è interessato al ricalcolo, l’Isee 2025 già elaborato rimarrà valido fino alla fine dell’anno.

Il nuovo modello della DSU

Il nuovo modello della DSU esclude dal patrimonio mobiliare ai fini dell’Isee i seguenti strumenti, se il valore non supera i 50.000 euro per nucleo familiare:

  • Titoli di Stato (come Bot, Btp, CCTeu);
  • Buoni fruttiferi postali, anche quelli trasferiti allo Stato;
  • Libretti di risparmio postale.

Questi rapporti finanziari devono essere dichiarati utilizzando i seguenti codici: “Codice 02” per i conti deposito titoli e obbligazioni, “Codice 03” per i conti deposito a risparmio presso Poste Italiane, “Codice 06” per la gestione patrimoniale e “Codice 07” per i certificati di deposito e buoni fruttiferi presso Poste Italiane.

Come compilare il modello

Nella compilazione della DSU, il dichiarante dovrà fornire i dati contabili relativi ai titoli di Stato, buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio intestati ai membri del nucleo familiare, escludendo il valore che non rientra nel patrimonio mobiliare. Le opzioni alternative per escludere fino a 50.000 euro di patrimoni finanziari sono considerate equivalenti, in quanto hanno lo stesso impatto sul calcolo dell’Isee.

Eccezione per i genitori non sposati e non conviventi

In chiusura, un’importante eccezione riguarda i genitori non sposati e non conviventi con un figlio minorenne o studente universitario. In questo caso, è consigliato escludere prima i titoli di Stato detenuti dai membri del nucleo familiare principale. Se il limite di 50.000 euro non è ancora raggiunto, si potranno escludere anche i titoli di Stato in possesso del genitore non sposato e non convivente. È possibile scegliere tra due opzioni per compilare la DSU: allegare il modulo con i dati del genitore non convivente o fornire i dati della sua DSU, se i titoli di Stato sono già stati esclusi dalla sua dichiarazione.

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