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Spiagge libere, Ponte e sicurezza, La Vardera al QdS: “Schifani senza maggioranza. Sicilia ferma a 70 anni fa”

Spiagge libere, Ponte e sicurezza, La Vardera al QdS: “Schifani senza maggioranza. Sicilia ferma a 70 anni fa”

L’intervista ai microfoni del QdS.it al deputato ARS e leader di Controcorrente

Sicurezza, infrastrutture, spiagge e soprattutto politica. Questi i temi caldi di questa lunga estate in Sicilia, tra tumulti nella maggioranza e un’opposizione al lavoro per creare un’alternativa al governo Schifani. Ai microfoni del Quotidiano di Sicilia è intervenuto il deputato ARS e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera.

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La Vardera: “L’obiettivo della battaglia è rivedere la concessione demaniale”

La Vardera si sofferma soprattutto sul tema delle spiagge libere, citando il caso della rimozione dei tornelli a Mondello: “La cosa che stupisce è che, in oltre 100 anni, la società Italo-Belga concessionaria non abbia mai avuto nessuno che le abbia posto il problema della titolarità di questa staccionata.”

“Il problema non sono i tornelli – prosegue il deputato in sé -, ma ho voluto approfondire questa vicenda di cui nessuno ha mai voluto parlare: la gestione della spiaggia di Mondello, che non rispetta le direttive Bolkestein, secondo cui almeno il 50% delle spiagge deve essere libero. L’obiettivo finale di questa battaglia è rivedere la concessione demaniale.”

“Depositato disegno di legge per le guardie del mare”

“La politica deve avere il coraggio di porre delle regole e di farle rispettare” – continua La Vardera rispondendo a chi teme la mancanza di controlli sulle spiagge liberate. – “In Sardegna, ad esempio, ci sono le guardie del mare, che controllano assiduamente le spiagge libere. Noi abbiamo depositato un disegno di legge che prevede la possibilità di sanzionare gli sporcaccioni con un daspo amministrativo che impedisce loro di ritornare.”

“Non essendo al governo – prosegue il leader di Controcorrente – possiamo solo proporre soluzioni. Le guardie del mare sono un organo a tutti gli effetti, che controlla le spiagge libere e la loro effettiva fruizione, impedendo che vengano sporcate. Intanto abbiamo portato a casa un primo risultato: quello di togliere i tornelli che impedivano l’accesso al mare. La gente era costretta a percorrere molti metri per raggiungere la spiaggia libera, senza poi potervi sostare. La politica non deve avere paura di liberare spazi solo perché non può controllarli.”

La Vardera: “Tardino? Non critico a prescindere la sua persona. Vediamo cosa fa…”

Sulla nomina di Annalisa Tardino come Commissario dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, La Vardera ribadisce: “Non sono abituato a occuparmi di poltronifici e nomi. C’è un problema serio all’interno della maggioranza di centrodestra, che non riesce a trovare la quadra nemmeno su una nomina strategica. Già in aula all’Ars abbiamo visto franchi tiratori. Schifani non ha più una maggioranza solida, ma un’accozzaglia di persone legate solo dal potere, senza una visione strategica per una Sicilia che sta affondando. Io sono tra i pochi dell’opposizione a non avere pregiudizi.”

“La Tardino è stata europarlamentare – prosegue – è una donna che ha voglia di riscatto e può occuparsi a tempo pieno dell’Autorità portuale. Non voglio criticarla a prescindere: vediamo cosa farà. Se porterà a casa dei risultati sarò io il primo ad applaudirla, altrimenti sarò il primo a chiederne la rimozione.”

Controcorrente e il centrosinistra: “Non saremo stampella di nessuno”

“Alternativa al governo Schifani? Abbiamo le idee chiare” – dichiara La Vardera parlando del futuro del suo movimento nel campo progressista. – “Controcorrente non farà la stampella di nessuno, lo chiarisco subito. Faremo il nostro percorso e presenteremo le nostre liste nei comuni importanti e alle Regionali. Se ci saranno forze alternative a questo governo che comprenderanno che il nostro linguaggio è operativo e volto a portare risultati, staremo insieme.”

Ponte e sicurezza

Infine, La Vardera si è soffermato sui temi del Ponte sullo Stretto e della sicurezza a Catania e Palermo:
“Sul Ponte lo abbiamo detto più volte: non critichiamo a prescindere. Ma bisogna sottolineare che i fondi per la costruzione sono stati sottratti ai fondi di Sviluppo e Coesione: oltre un miliardo e mezzo di euro tolti a progetti prioritari rispetto al Ponte, come le autostrade principali, le strade siciliane e i collegamenti ferroviari. Il Ponte sullo Stretto non è la soluzione a tutti i mali. Attraversandolo si arriverebbe comunque in una regione ferma a 70 anni fa. Portiamo Salvini alla vita reale: i siciliani hanno una visione pessimistica, e ritengono che bisognerebbe occuparsi prima di altro.”

E sulla sicurezza: “Non è secondario che Palermo e Catania – conclude La Vardera – siano in mano a Fratelli d’Italia. Hanno fatto della sicurezza un tema centrale della propria campagna elettorale, ma si sono dimostrati assolutamente inadeguati nella risoluzione dei problemi. Noi crediamo che in grandi città siciliane come Catania e Palermo si debba ripartire dalle periferie, oggi abbandonate dallo Stato. Una città deve essere costruita a misura d’uomo, con un tessuto di assistenza sociale che dia contributi reali.”