L’assessore al Bilancio, Antonio Gentile, spiega le novità sulla tassa sui rifiuti: “Una strategia a tutto tondo che vede una bassa aliquota Imu e la non applicazione dell’addizionale Irpef”
FAVIGNANA (TP) – Il Consiglio Comunale di Favignana ha approvato, su proposta dell’Amministrazione guidata dal primo cittadino Francesco Forgione, una riduzione sulla tassa dei rifiuti.
La Tari attanaglia migliaia di cittadini in tutta la Sicilia e spesso a pagarne le spese sono le famiglie che operano correttamente la differenziata, perché un’altra fascia della popolazione, invece, non differenzia, non paga e butta tutto per le strade, causando il nascere di mini discariche che hanno un costo extra per il Comune.
Quindi, abbassare la tariffa spesso non è facile e per capirne di più abbiamo contattato l’assessore con deleghe al Bilancio, Programmazione Economica e Finanziaria, Antonio Gentile: “Abbiamo deliberato una diminuzione che consentirà, a fronte di un aumento generalizzato dei costi dovuto anche all’inflazione attestata al 20 per cento circa, di far pagare meno i cittadini egadini. La riduzione si aggira al 10 per cento, rispetto lo scorso anno, per le utenze domestiche e per quelle non domestiche. Per avere una percentuale precisa bisogna valutare il numero dei membri del nucleo familiare”.
Una delle priorità, come dice l’assessore Gentile durante la nostra intervista, è la riduzione della pressione fiscale non solo per una certa fascia di popolazione, ma anche per le famiglie più bisognose: “Per attenuare l’impatto sulle famiglie più bisognose abbiamo anche previsto ulteriori riduzioni a favore dei nuclei familiari residenti con indicatore Isee non superiore a quindicimila euro – per questi non occorre un numero specifico di figli a carico – o con almeno quattro figli a carico ma con indicatore Isee non superiore a ventimila euro. Tutti i pagamenti potranno essere rateizzati”.
Una strategia condotta su più fronti: “Questa azione si somma al mantenimento di una bassa aliquota Imu attestata allo 0,94 per cento a fronte di una percentuale che generalmente, nelle Isole Minori siciliane, si aggira attorno all’1,06 per cento. Inoltre, una parte dei mancati ricavi sarà coperta con i proventi delle imposte di sbarco, destinati dall’Amministrazione al potenziamento della raccolta dei rifiuti. Il resto sarà compensato attraverso gli elevati livelli di raccolta differenziata, che ha raggiunto l’84 per cento, e l’azione rivolta a ridurre l’evasione della tassa e il mancato pagamento, ottenuto vincolando le autorizzazioni commerciali alla regolarità del versamento dei tributi. Abbiamo inoltre deciso di confermare la non applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef. Tutte le altre isole, tranne Ustica, hanno deliberato un’addizionale nella misura massima dello 0,8 per cento. I cittadini residenti nell’arcipelago delle Egadi non vengono gravati dalla fiscalità generale e quindi nessuna addizionale all’Irpef e Imu prima casa, mentre i possessori di seconde case fruiranno di basse aliquote”.
Una politica fatta per incentivare la vivibilità sul territorio così come spiega l’assessore Gentile: “L’aiuto per i residenti è cosa fondamentale, soprattutto per chi vive l’isola tutto l’anno, ma anche per chi vuole investire sul nostro arcipelago, creando possibilità economiche e turistiche”.
