Sanità

Isole Eolie, è guerra per l’unico ospedale a Lipari, “Stop a smantellamento”

Stop al progressivo smantellamento dell’Ospedale di Lipari, unico presidio sanitario delle Isole Eolie, e alla sua inevitabile chiusura: lo ribadisce, ormai da mesi, il Comitato cittadino “L’Ospedale di Lipari non si tocca” che ipotizza anche di segnalare alla Corte dei Conti la situazione.

I cittadini eoliani trasportati altrove per essere curati

I cittadini eoliani in gravi condizioni di salute (o le donne prossime al parto) vengono infatti trasportati in altre strutture sanitarie siciliane con elicotteri.

Questo continuo andirivieni ha un costo esorbitante: circa 7-10.000 euro a tratta a carico dello Stato. Per una cifra complessiva molto più alta rispetto a quanto costerebbe la gestione di un piccolo ospedale funzionante. Non solo: l’ospedale, oltre alla chiusura del punto nascita, non ha più una camera iperbarica a disposizione esponendo i turisti estivi impegnati in attività subacquee a gravi rischi.

Il Comitato: “Criticità non più affrontabili”


    “Da troppo tempo ormai, – scrive il Comitato ai Sindaci eoliani – nel nostro ospedale, si rilevano criticità quotidiane non più affrontabili e sopportabili, che hanno raggiunto nell’ultimo periodo livelli di drammaticità. Tante le iniziative ufficialmente intraprese da comitati e dall’amministrazione del Comune di Lipari. Ma tutto è risultato vano.

Nessuna delle promesse formulate dalle autorità preposte all’organizzazione e al buon funzionamento del servizio sanitario pubblico è stata mantenuta. Neppure la solenne promessa fatta dal sottosegretario alla salute, nel dicembre 2021, dinnanzi al Consiglio Comunale, al Sindaco e a questo comitato, ha dato esito positivo. Solo un silenzio assordante, inspiegabile e mortificante”.

Il Comitato sprona i primi cittadini: “Il momento è propizio per unire le forze e le volontà. Il Pnrr, se studiato bene, e se terrà conto delle esigenze dei territori, sarà per noi fondamentale. Ora o mai più. Non ci saranno altre occasioni per far risorgere la sanità territoriale”. (ANSA).