Home » Isole minori, la crisi infinita “Più attenzione dal Governo”

Isole minori, la crisi infinita “Più attenzione dal Governo”

Isole minori, la crisi infinita “Più attenzione dal Governo”

Le fragili economie micro-insulari in difficoltà già prima del Covid-19. Flussi turistici sono la linfa vitale, l’allarme di Federalberghi

PALERMO – Il sindacato che rappresenta le isole minori di Federalberghi lancia l’allarme e chiede maggiore attenzione al Governo e alle Regioni “per interventi mirati in favore di comunità caratterizzate da un’economia a trazione quasi esclusivamente turistica” per favorire quelle piccole comunità che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa emergenza Coronavirus.

Le isole minori hanno svantaggi oggettivi – dichiarano i sindacati in una nota – riconosciuti persino dal trattato di funzionamento dell’Ue”. I titolari delle strutture ricettive lamentano “l’assenza di misure specifiche che tengano in considerazione i divari strutturali e sanitari delle piccole isole. Ma anche le difficoltà connesse a flussi turistici che in alcuni casi si concentrano in soli 4 mesi e che spesso hanno un’importante percentuale di clientela straniera. Le imprese del turismo che alimentano un’economia che permette a oltre 200.000 persone di continuare a vivere nelle isole minori, non incassano un euro dallo scorso anno e adesso temono di vedere andare in fumo anche la seconda parte della stagione turistica, rischiando cosi’ di ritrovarsi con 18 mesi di mancati incassi”.

I sindacati sottolineano la contemporaneità di effetti negativi: “Le isole minori sono già state colpite in passato recente le ripercussioni economiche negative causate da fenomeni migratori, da esplosioni vulcaniche e da eventi sismici. A questo si aggiunga che più della metà delle isole italiane appartengono a Regioni che ricadono nell’Obiettivo Convergenza dell’UE (ex aree Obiettivo 1) e quindi meno avanzate – sottolinea Federalberghi Isole Minori – Gli addetti del settore turistico delle isole minori italiane – di fatto sostanzialmente risparmiate dai contagi da Covid-19 – concordano sulla necessità di definire senza ulteriori indugi un protocollo sanitario per continuare a preservare le piccole isole e poterle quindi proporle quali destinazioni turistiche sicure dove vivere una vacanza in serenità. Test preventivi e presidi ai punti di imbarco, unitamente ad un potenziamento delle strutture sanitarie locali, darebbero la possibilità sia ai visitatori che ai lavoratori e agli abitanti locali di affrontare con la giusta serenità i mesi di ripartenza”.

Gli albergatori dal canto loro chiedono che nel documento nominato “Rilancio” il Governo preveda misure specifiche, fondamentali per preservare le fragili economie micro-insulari ed evitare che possano addirittura verificarsi fenomeni quali lo spopolamento o la pericolosa intrusione di speculatori senza scrupoli.

Intanto migliora, secondo il bollettino diffuso dalla Regione siciliana sul contagio del Coronavirus, la situazione con l’aumento dei guariti. 12 i positivi, 18 guariti e un deceduto. Attualmente risultano contagiate ancora 2.062 persone, di cui 287 pazienti ricoverati (16 in terapia intensiva) – mentre 1.775 sono in isolamento domiciliare. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (15, 53, 11); Catania, 698 (64, 254, 94); Enna, 246 (58, 146, 29); Messina, 354 (64, 151, 52); Palermo, 386 (57, 127, 31); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 109 (23, 103, 27); Trapani, 67 (2, 67, 5).
Raffaella Pessina