Un gruppo di volontari ha lavorato alla pulizia della strada “Barrera”, importante snodo culturale abbandonato da tempo al proprio destino. L’appello all’Amministrazione: servono interventi costanti
ISPICA (RG) – Riqualificare la caratteristica strada “Barrera”, invasa dalle sterpaglie e non fruibile nella sua interezza.
Con questo obiettivo il circolo Legambiente Sikelion, la Proloco Spaccaforno, l’Associazione Keration, il Caveau e I Mori hanno organizzato un appuntamento di pulizia della zona che è immersa nel parco archeologico di Cava d’Ispica. La strada, particolare per i suoi tornanti, permette di accedere a Ispica, dal lato est: costeggiando in parte il fondovalle in cui scorreva un tempo il torrente “Busaidone”, la “Barrera” si snoda tra le balze e i dirupi della testata sud-orientale di Cava d’Ispica, in cui sono presenti necropoli preistoriche, abituri trogloditici e i resti ruderali dell’antica Spaccaforno e del castello della “Forza”, risparmiati dal terremoto del 1693.
Un’area di grande attrattiva culturale, insomma, non opportunamente valorizzata e abbandonata al proprio destino. Ecco perché queste associazioni hanno voluto contribuire alla sua sistemazione, insieme a gestori di esercizi di ristorazione, proprietari di aree e grotte presenti lungo la strada e cittadini volontari. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta l’iniziativa concreta di pulire, liberare dalla vegetazione e rendere fruibili i percorsi che collegano il Vignale S. Giovanni e gli importanti resti archeologici.
“Sono stati valutati gli interventi essenziali per rendere fruibile la visita dell’area, dei percorsi, delle grotte, delle tombe e di quanto importanti essi siano, quali segni e reperti di grande importanza storica che si presentano nella loro meravigliosa bellezza anche paesaggistica – hanno sottolineato dalle associazioni ambientaliste -. Tutti i partecipanti hanno valutato che la Strada Barrera sia un luogo importante, sostanzialmente un meraviglioso accesso e carta di presentazione della città, che deve ricevere la giusta attenzione e contributo di tutti, nella direzione della valorizzazione nella salvaguardia delle migliori caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali. L’attività di pulizia è stata occasione di confronto e di partecipazione, tutti i partecipanti sono stati concordi che deve essere portata avanti l’attività di sensibilizzazione e di riappropriazione di tale area da parte, innanzitutto, dei cittadini, per farla conoscere e renderne possibile la fruizione, nel modo migliore, ai fortunati visitatori. È stata concordata la necessità di continuare le attività di pulizia e di recupero dei percorsi, di coinvolgere la città e gli enti preposti alla gestione e alla salvaguardia”.
I partecipanti hanno messo a conoscenza dell’Amministrazione – durante la visita effettuata dal sindaco Innocenzo Leontini – di tutte le iniziative che si potrebbero organizzare in quell’area, oltre all’importanza che questa zona rappresenta per l’intera città.
Tutti concordano sul fatto che la manutenzione e la gestione dell’area sia una questione complessa e che non è sufficiente prevedere interventi economici di riqualificazione che non siano accompagnati da una fruizione di qualità e collettiva che preveda la manutenzione e un costante utilizzo dell’area anche in termini di opportunità culturale.