Ispica, la lite e le coltellate per pochi euro: arrestato 20enne - QdS

Ispica, la lite e le coltellate per pochi euro: arrestato 20enne

Ispica, la lite e le coltellate per pochi euro: arrestato 20enne

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mercoledì 20 Aprile 2022

E' accaduto nelle campagne di Ispica, tra le serre di una azienda ortofrutticola. L’aggressore avrebbe sferrato un fendente alla spalla di un un 27enne, rimasto ferito e ricoverato in ospedale

i Carabinieri della Stazione di Ispica, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno tratto in arresto un tunisino di 20 anni, incensurato, poiché ritenuto responsabile di tentato omicidio aggravato.

Cosa è successo

È accaduto nelle campagne di Ispica, all’interno delle serre di una nota azienda ortofrutticola allorquando gli operai stavano procedendo alle operazioni di raccolta degli ortaggi, è scaturito un alterco tra due connazionali tunisini per futili motivi, verosimilmente per un credito di pochi euro che l’aggressore avrebbe vantato sulla vittima.

L’accoltellamento al culmine di una lite

Al culmine del diverbio, d’impeto il giovane aggressore brandiva un coltello da cucina e sferrava proditorio un colpo ferendo il connazionale 27enne alla spalla sinistra con lieve interessamento dei polmoni.

Il 27enne ferito ricoverato in ospedale

Il malcapitato, trasportato da personale sanitario del 118 prima presso il Presidio Territoriale per le Emergenze di Pozzallo e successivamente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Maggiore” di Modica, veniva ricoverato presso il Reparto di Chirurgia a causa della ferita riportata, ma non versa in pericolo di vita.

L’arresto dell’aggressore

L’aggressore, che dovrà dunque rispondere di tentato omicidio aggravato dai futili motivi nonché dall’utilizzo dell’arma, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. A seguito della convalida dell’arresto e della conferma del capo d’imputazione, il Gip dell’omonimo Tribunale ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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