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Israele e Hamas firmano una prima fase di accordo di pace, l’annuncio di Trump. Si va verso il cessate il fuoco

Israele e Hamas firmano una prima fase di accordo di pace, l’annuncio di Trump. Si va verso il cessate il fuoco
Guerra tra Israele e Hamas a Gaza

Hamas fa sapere che l’accordo raggiunto con Israele prevede la liberazione di 2000 detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi vivi ancora prigionieri. Anche il governo Netanyahu ha firmato l’intesa

Intorno alle 22.15 (ora italiana) di ieri è arrivata la notizia che Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita in un’unica fase. Lo riporta l’emittente al-Jazeera citando una fonte di Hamas. La conferma poi è arrivata dal Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace”.

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La conferma di Netanyahu: “Riporteremo tutti gli ostaggi a casa”

Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa“. Così Benjamin Netanyahu, dopo la firma del piano di pace Usa, ha parlato degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. I mediatori nei colloqui indiretti tra Israele e Hamas in Egitto hanno annunciato alla televisione egiziana che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sullo scambio di ostaggi e prigionieri e sull’arrivo di aiuti umanitari a Gaza. “Questa notte è stato raggiunto un accordo su tutti i termini e i meccanismi per l’attuazione della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco per Gaza”, ha riferito il canale Al-Qahera News, legato ai servizi di sicurezza egiziani.

Hamas fa sapere che l’accordo raggiunto con Israele prevede la liberazione di 2000 detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi vivi ancora prigionieri. Lo scambio dovrà avvenire entro 72 ore dall’attuazione dell’accordo.

Il governo israeliano firma prima intesa su Gaza

Poco fa è arrivata l’ufficialità: il governo israeliano, ha firmato la prima intesa su Gaza. Il cessato il fuoco in vigore 24 ore dopo l’avallo dell’esecutivo.

La conferma del portavoce, cessate il fuoco dopo 24 ore

La versione final finale dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è stata firmata. Lo ha dichiarato la portavoce dell’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Tal Heinrich, secondo quanto riporta il sito di Haaretz.

Heinrich ha spiegato che l’accordo prevede che il cessate il fuoco entri in vigore 24 ore dopo l’ok del governo e dopo 72 ore inizi il rilascio degli ostaggi. Inoltre, dopo che gli ostaggi israeliani verranno rilasciati da Hamas, l’esercito israeliano manterrà il controllo di circa il 53 per cento della Striscia di Gaza.

Cosa prevede la prima fase dell’accordo

Secondo quanto riportano fonti della Casa Bianca alla Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas potrebbe iniziare lunedì, anche se è possibile che i tempi possano essere anticipati. Un funzionario ha delineato la tempistica prevista, a partire dalla presentazione dell’accordo al governo israeliano: “Una volta votato sì, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore”, ha detto il funzionario. “Poi inizierà il periodo di 72 ore e Hamas cercherà di ritirarsi prima, se possibile”.

Israele rilascerà circa 2.000 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi vivi, ha dichiarato poi all’Afp un alto funzionario di Hamas, aggiungendo che fra i detenuti vi sarebbero 250 ergastolani e altre 1.700 persone arrestate dall’inizio della guerra. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’attuazione dell’accordo, che è stato “concordato anche con le fazioni palestinesi”. Una fonte palestinese ha dichiarato al canale saudita Al-Sharq che il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri detenuti da Israele inizierà “entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo”. L’emittente cita fonti ben informate, secondo cui questo avverrà la prossima settimana.

Il rilascio in 72 ore

Un altro canale saudita, AlHadath, riferisce che il conto alla rovescia di 72 ore per il rilascio degli ostaggi inizierà dopo che le truppe israeliane si saranno ritirate secondo le linee concordate a Gaza, il che avverrà una volta che l’accordo sarà ratificato da Israele. L’accordo prevede “ritiri programmati” delle truppe israeliane, ha dichiarato la fonte dell’Afp, e include “garanzie da parte del presidente Trump e dei mediatori”.

La fonte palestinese citata da al-Sharq afferma che, in base all’accordo, le forze israeliane si ritireranno dal valico di Rafah e dalle sue vicinanze e che l’accordo prevede anche il trasferimento di pazienti e feriti palestinesi in Egitto per le cure; inoltre, il valico di Rafah sarà aperto in entrambe le direzioni una volta che l’accordo entrerà in vigore. Nei primi cinque giorni del cessate il fuoco entrerebbero nella Striscia di Gaza almeno 400 camion di aiuti al giorno, per poi aumentare nei giorni successivi. E’ inoltre previsto il “ritorno immediato degli sfollati dal sud della Striscia di Gaza a Gaza City e nel nord”.

Trump presto alla Knesset

Trump sarà quindi in Israele nei prossimi giorni, intenzionato ad accogliere l’invito del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a intervenire alla Knesset. In una dichiarazione ad Axios, il presidente Usa ha annunciato: “Si prevede che arriverò in Israele nei prossimi giorni. Questo è un grande giorno per Israele e per il mondo. Vogliono che parli alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno”.

Quanto alla telefonata con Netanyahu dopo il raggiungimento dell’accordo tra Israele e Hamas, Trump afferma: “La mia conversazione con Bibi è stata fantastica. È felice, e giustamente. È un grande risultato. Il mondo intero si è unito per raggiungere questo accordo, compresi i paesi che un tempo erano nemici”.