L'obiettivo è identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RT-PCR, possibili casi di infezione riconducibili a varianti. La valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 18 febbraio.
Parte una nuova indagine rapida
“quick survey” dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per
stabilire una mappatura sul territorio italiano del grado di diffusione delle
varianti di Sars-Cov-2 definite Uk, Brasiliana e Sudafricana.
L’indagine è coordinata dall’Iss con
il supporto della Fondazione Kessler e in collaborazione con ministero della
Salute, Regioni e PPAA. Lo prevede una circolare del ministero.
L’obiettivo è identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RT-PCR, possibili casi di infezione riconducibili a varianti. La valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 18 febbraio.
L’indagine Iss per la rilevazione delle varianti verrà condotta, si legge nella circolare del ministero della Salute, su un totale di 1.058 campioni positivi a SarsCov2. Si considereranno 4 macroaree: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
Il numero di campioni per ciascuna Regione PPAA è definito in base alla percentuale di casi notificati il 16/2/2021 sul totale di casi notificati nelle macroaree: 42 Abruzzo,7 Basilicata,11 Calabria,95 Campania,97 ER,27 FVG,123 Lazio,22 Liguria,167 Lombardia,38 Marche,1 Molise,57 Bolzano,20 Trento,76 Piemonte,58 Puglia,6 Sardegna,53 Sicilia,61 Toscana,32 Umbria,1 Valle d’Aosta,64 Veneto.