ROMA – Risultati positivi sul versante dell’occupazione a giugno. Secondo l’Istat le persone in cerca di occupazione sono ancora in calo (-1,1%, pari a -29 mila unità nell’ultimo mese). La diminuzione è determinata da entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione cala al 9,7% (-0,1 punti percentuali). Si tratta del risultato più basso dal 2012.
Dall’altra parte però, l’Istat registra per l’Italia una crescita zero acquisita nel 2019. “Nel secondo trimestre del 2019 – sottolinea l’Istat – è continuata la fase di sostanziale stagnazione dell’economia italiana, che prosegue ormai dal secondo trimestre dell’anno scorso. Dopo il lievissimo calo registrato nella seconda metà del 2018 e l’altrettanto marginale recupero del primo trimestre, il Pil ha segnato nel secondo 2019 una variazione congiunturale nulla”. “La stima preliminare – aggiunge l’istituto di statistica – ha necessariamente natura provvisoria e si basa su una valutazione dal lato dell’offerta che indica cali dell’attività per l’agricoltura e per l’industria e un contenuto incremento per l’insieme del terziario”.
Tornando alle dinamiche relative all’occupazione, sempre secondo l’Istat dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno, a giugno 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente; il tasso di occupazione sale al 59,2% (+0,1 punti percentuali).
La stabilità dell’occupazione è sintesi di una crescita tra le donne (+15 mila) e una diminuzione tra gli uomini (-21 mila); per età sono in aumento i 15-24enni (+10 mila) e i 35-49enni (+5 mila), in calo i 25-34enni (-4 mila) e gli ultracinquantenni (-18 mila). Si registra un’ampia divaricazione delle dinamiche occupazionali per tipologia, con una crescita dei dipendenti, sia permanenti sia a termine (+52 mila nel complesso) e una diminuzione degli indipendenti (-58 mila).
Nel trimestre aprile-giugno 2019 l’occupazione registra una crescita consistente rispetto ai tre mesi precedenti (+0,5%, pari a +124 mila unità), verificata per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,8%, +114 mila) sia quelli a termine (+0,6%, +19 mila) mentre calano gli indipendenti (-0,2%, pari a -10 mila); per età si registrano segnali positivi tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni e negativi nelle classi d’età centrali.
All’aumento degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-4,3%, pari a -114 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, -22 mila).
Anche su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +115 mila unità). L’espansione riguarda entrambe le componenti di genere, i 15-24enni (+46 mila) e soprattutto gli ultracinquantenni (+292 mila) mentre risultano in calo le fasce di età centrali. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno si distribuisce tra dipendenti permanenti (+177 mila) e a termine (+14 mila) mentre sono in calo gli indipendenti (-76 mila).
Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un forte calo dei disoccupati (-10,2%, pari a -288 mila unità) e a un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2%, pari a 23 mila). A giugno – commenta l’Istat l’occupazione è sostanzialmente stabile dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno.