Istat, crolla il potere d'acquisto delle famiglie: -3,7% a fine 2022

Istat, crolla il potere d’acquisto delle famiglie: -3,7% a fine 2022

Daniele D'Alessandro

Istat, crolla il potere d’acquisto delle famiglie: -3,7% a fine 2022

Redazione  |
mercoledì 05 Aprile 2023

A una crescita del reddito disponibile (+0,8%) si è accompagnata anche decisa crescita dei prezzi al consumo nel quarto trimestre 2022

Il quarto trimestre del 2022 ha registrato un forte calo, pari al -3,7%, del potere d’acquisto delle famiglie italiane.

A dirlo è l‘Istat, secondo cui a una crescita del reddito disponibile dei nuclei (+0,8%) si è accompagnata una decisa crescita dei prezzi al consumo nello stesso trimestre.

La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) “è stata affiancata da una marcata flessione del tasso di risparmio”, ha riferito l’Istituto di statistica. Allo stesso tempo, inoltre, negli ultimi tre mesi dell’anno passato, si è assistito ad un calo della pressione fiscale, pari al 50,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Aumenta il reddito e crescono i consumi

Secondo l’Istat, il reddito delle famiglie è aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 3,0%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 5,3%, in diminuzione di 2,0 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. “A fronte di una variazione del 4,7% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 3,7% rispetto al trimestre precedente”.

“La pressione fiscale si attesta al 43,5% del Pil, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2021”. Si legge nel dettaglio del comunicato Istat. Quanto alle entrate, queste nel quarto trimestre 2022 “sono aumentate in termini tendenziali del 6,8% e la loro incidenza sul Pil è stata del 56,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021. Complessivamente, nell’anno 2022, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 48,8%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021”. “Le entrate correnti nel quarto trimestre 2022 hanno segnato, in termini tendenziali, un aumento del 4,7%. Inoltre si registra una crescita delle entrate in conto capitale del 274,5%” comunica l’Istat.

Peggiora rapporto deficit/PIl

Nel quarto trimestre del 2022, peggiora infine il rapporto deficit/Pil di circa 0,7 punti percentuali. Nel periodo in esame, l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari a -5,6% (era -4,9% nello stesso trimestre del 2021). Migliora invece di 0,5 punti percentuali il saldo primario (cioè l’indebitamento al netto degli interessi passivi), questo è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,7% (-1,2% nel quarto trimestre del 2021). Positivo il saldo corrente, con un’incidenza sul Pil dell’1,3% (3,2% nel quarto trimestre del 2021).

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