Intervista alla preside De Francesco: dai pregi e difetti della Dad alle nuove opportunità di crescita per gli studenti
CATANIA – Se ci sono stati mesi duri nei due anni in cui la scuola ha dovuto adeguare la propria mission alle vicissitudini imposte dalla pandemia, quelli appena trascorsi sono stati certamente memorabili per difficoltà. Omicron, meno grave ma molto più contagiosa, ha prodotto un nuovo contesto inedito che ha contrapposto il Governo agli istituti italiani, luoghi dove, nonostante le misure strettissime, la nuova variante del Covid-19 ha serpeggiato costringendo i presidi a nuove cruciali decisioni sull’organizzazione della didattica.
L’istituto De Felice-Olivetti di Catania, guidato dalla preside Anna De Francesco, ha mantenuto dritta la barra e salutato il nuovo anno scolastico con importanti novità, affrontando nel frattempo con successo nuovi mesi difficili.
Preside De Francesco, dopo due anni è necessario ancora raccontare di “Scuola ai tempi del Covid-19”. Come è cambiata la didattica, il rapporto docente-studente e come è cambiato in particolare il modo di affrontare le materie dei corsi di studi previsti?
“Questi ultimi due anni sono stati particolarmente difficili per il mondo della scuola, che ha dovuto confrontarsi, come tutti gli altri ambiti, con una situazione nuova e imprevedibile. Tuttavia la scuola ha raccolto la sfida e ha saputo adeguarsi ai cambiamenti attraverso un investimento di risorse economiche e umane, che hanno cambiato in modo irreversibile la didattica tradizionale. La Dad è stata una necessità che ha bruscamente interrotto il tradizionale rapporto docente-discente, ma, pur tra i limiti più volte analizzati, ha permesso agli insegnanti non solo di poter svolgere ugualmente ed efficacemente le attività didattiche, ma anche di porgere sostegno e conforto in un momento storico molto difficile”.
L’utilizzo delle nuove tecnologie ha avuto anche aspetti positivi?
“Le piattaforme online, anche dopo i periodi di lockdown, si sono rivelate preziose per l’integrazione della didattica in presenza, permettendo a docenti e studenti un’interazione più proficua. Basti pensare alla possibilità che i docenti hanno di trasmettere materiali, di assegnare e ricevere verifiche e persino di dialogare in tempo reale con la classe. Paradossalmente, attraverso le piattaforme on line e gli strumenti tecnologici, la scuola si è resa più vicina agli studenti e ha reso più fruibili i contenuti disciplinari. L’istituto De Felice Giuffrida-Olivetti aveva già iniziato dai primi di settembre del 2019 ad attivare un ambiente online @defeliceolivetti.edu.it attraverso cui usare, per particolari esigenze didattiche, i software dedicati, al fine di offrire una didattica innovativa. Ricordo, a titolo di esempio, il progetto sulla prestigiosa Biblioteca d’Istituto, in cui il file per la classificazione dei libri era gestito in condivisione dagli alunni coinvolti nel progetto succitato”.
I prossimi mesi saranno con molta probabilità quelli decisivi per la ripartenza e anche il De Felice-Olivetti sembra pronto a cogliere questa sfida. Quali opportunità porteranno per gli studenti il nuovo indirizzo di studi in Relazioni internazionali per il marketing e il percorso sperimentale quadriennale Sistemi informativi aziendali previsti dall’anno scolastico 2022-2023?
“Dal prossimo anno scolastico, l’offerta formativa del nostro istituto si arricchirà di due importanti novità: il nuovo indirizzo di studi in Relazioni internazionali per il marketing e il percorso sperimentale quadriennale Sistemi informativi aziendali (dei 96 posti disponibili per la regione Sicilia, la commissione esaminatrice ne ha autorizzati solo 29). Il nuovo indirizzo Relazioni internazionali per il marketing, che interessa il triennio Afm (Amministrazione finanza e marketing), mira a costruire un profilo professionale che operi nell’ambito della comunicazione aziendale, con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, e nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali. Come si può comprendere, si tratta di una straordinaria opportunità di formazione in un contesto economico sempre più globale. Il percorso quadriennale, invece, riguarderà l’indirizzo Sia, Sistemi informativi aziendali. La sperimentazione, unica a Catania, sarà riservata soltanto a studenti con regolare percorso di studi e si concluderà con il conseguimento del diploma equivalente al percorso quinquennale dell’Istituto tecnico Servizi informativi aziendali. Nessuno sconto, però, sugli obiettivi formativi: la scuola assicurerà il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento, previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida, con il vantaggio che i diplomati potranno accedere al mondo del lavoro o all’università alla fine dei quattro anni”.
Un percorso di studi che si adegua sempre di più a un mondo in continua evoluzione, per dare la possibilità ai giovani di spendere sul campo le competenze acquisite durante il loro percorso di istruzione.
La scelta post diploma tra prosecuzione degli studi e occupazione
CATANIA – L’efficacia di un percorso formativo si vede soprattutto quando i giovani, completato l’iter di studi, iniziano a confrontarsi con il mondo del lavoro. Ecco perché le competenze acquisite all’interno degli istituti scolastici diventano essenziali per il futuro professionale di ragazze e ragazzi. Concetti, quelli appena descritti, ben noti anche nel De Felice-Olivetti, come spiegato dalla stessa preside Anna De Francesco.
Che riscontri ha riguardo i percorsi che gli studenti intraprendono dopo aver terminato il ciclo di studi? Trovano subito lavoro? Scelgono l’Università? Quali sono i percorsi universitari che si prediligono?
“Dopo il diploma, una buona percentuale di studenti intraprende il percorso universitario, con risultati più che apprezzabili. Le opzioni prevalenti sono Economia, Economia aziendale e Giurisprudenza, Lingue e Operatore del turismo, ma non mancano altre scelte. Molti altri si avviano al mondo del lavoro, trovando spazio presso aziende locali o studi di consulenza fiscale che, non di rado, ci chiedono di metterli in contatto con gli studenti più meritevoli. Da qualche anno, inoltre, attraverso una sempre più intensa formazione, offerta dall’istituto attraverso il Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e iniziative complementari quali l’apprendistato, gli studenti si stanno avvicinando al mondo dell’impresa, dando nuovo impulso ad attività di famiglia o sviluppando nuove idee imprenditoriali. I diplomati dell’indirizzo professionale, invece, trovano occupazione soprattutto nelle attività commerciali, mentre i futuri diplomati dei corsi Operatore del benessere, potranno intraprendere una propria attività”.