Continua la vicenda legata al caro voli, che – come ogni anno – danneggia soprattutto i viaggiatori diretti verso il Sud Italia e le isole maggiori, ma con una novità. Ita Airways, infatti, ha annunciato l’arrivo di più voli della compagnia verso la Sicilia e la Sardegna, “in vista dell’elevata domanda” per il periodo di Natale 2022.
Si tratta di pochi voli, ma è comunque una prima risposta alla battaglia del Governo regionale e delle associazioni di consumatori contro i rincari esagerati dei biglietti aerei nel periodo natalizio. Un danno non solo per il turismo, ma anche per tutti coloro che – vivendo fuori dalle isole – desiderano tornare a casa e trascorrere le Feste con i propri cari.
La compagnia di bandiera italiana ha reso noto che a partire dal 20 dicembre saranno disponibili nuovi voli diretti verso la Sicilia e la Sardegna, naturalmente “nel rispetto delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti”.
Nello specifico, le rotte interessate e previste sono:
20 dicembre
21 dicembre
22 dicembre
23 dicembre
24 dicembre
Inoltre, in una nota, Ita Airways specifica che è in attesa del completamento delle procedure tecniche finalizzate alle autorizzazioni per la commercializzazione di altri voli diretti verso Sicilia e Sardegna nel periodo di Natale 2022 (sempre dal 20 al 24 dicembre). Nello specifico, si tratta di:
Sul caro voli, il presidente della Regione Schifani si è espresso più volte negli scorsi giorni e ha valutato anche un ricorso all’Antitrust. In seguito alla decisione di Ita Airways di aumentare i voli diretti in Sicilia e in Sardegna Natale 2022 (che segue a quella di aggiungere più posti a prezzi ribassati), il governatore siciliano è nuovamente intervenuto sulla questione.
Ecco il suo commento, contenuto in una nota della Regione Siciliana: “La decisione della compagnia aerea Ita di aumentare i voli verso la Sicilia è un’iniziativa di cui prendiamo atto, certi che sia la conseguenza delle proteste, evidentemente fondate e legittime, che abbiamo sollevato nelle scorse settimane. Tuttavia, una misura che riguarda solo i tre giorni a cavallo di Natale non può certo dirsi una soluzione strutturale a un problema che si trascina da troppo tempo”.
“Il caro-voli è destinato a ripresentarsi dopo questa breve parentesi. I siciliani, che stanno pagando prezzi proibitivi per poter acquistare un biglietto ‘da’ e ‘per’ l’Isola, continuano a essere, di fatto, cittadini di serie B rispetto al resto del Paese”.