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Italia, il grano crolla del 30% in controtendenza con aumenti

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Italia, il grano crolla del 30% in controtendenza con aumenti

Redazione  |
sabato 15 Aprile 2023

La Coldiretti rende noto che il grano duro crolla del 30% in controtendenza con l’aumento generale dei prezzi.

Il grano duro crolla del 30% in controtendenza con l’aumento generale dei prezzi al consumo. La Coldiretti lo ha annunciato al relativo tavolo del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. L’associazione chiede approfondimenti sul tema pure in relazione alla nuova normativa sulle pratiche sleali. Le quotazioni del grano, infatti, sono scese a 38 centesimi di euro al chilo e non coprono i costi sostenuti dalle imprese agricole. Tutto ciò mette a rischio la sovranità alimentare dell’Italia.

Dalle prime previsioni del Masaf per quest’anno le superfici agricole coltivate a frumento duro sono in flessione per un investimento di 1,22 milioni ettari con una riduzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente.

Crollo del grano: le possibilità secondo Coldiretti

“Siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosate nella fase di preraccolta – afferma Coldiretti -. Occorre invece ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Bisogna riattivare da subito – precisa la Coldiretti – la Commissione Unica Nazionale per il grano duro, la cui attività in via sperimentale si è sospesa nell’ottobre del 2022, perché fornisce trasparenza al mercato e dà la possibilità di poter mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera eliminando le distorsioni e i frazionamenti delle borse merci locali”.

La Coldiretti sostiene, infine, che è importante pure investire nella ricerca che deve rispondere alle richieste qualitative del mondo industriale e anche alle nuove esigenze produttive considerando gli effetti del cambiamento climatico. È necessario soddisfare le richieste di sostenibilità volute dalla nuova Politica Agricola Comunitaria.

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