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Il vaiolo delle scimmie arriva in Italia, segnalato il primo caso legato al clade Ib

Il vaiolo delle scimmie arriva in Italia, segnalato il primo caso legato al clade Ib
OMS – Organizzazione mondiale della sanità – Imagoeconomica

Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità nel 54esimo rapporto sulla situazione per l’epidemia multinazionale di Mpox.

In Italia è stato segnalato il primo caso di Mpox (meglio noto con il nome di vaiolo delle scimmie) dovuto al clade Ib Mpxv.

Lo rende noto l’Oms nel 54esimo rapporto sulla situazione per l’epidemia multinazionale di Mpox. Un contagio era stato rilevato anche a Messina lo scorso maggio.

Vaiolo delle scimmie, primo caso del clade Ib Mpxv in Italia

La persona contagiata sarebbe un maschio adulto, recentemente andato in viaggio in Tanzania. Il rapporto dell’Oms fornisce dettagli sulla situazione epidemiologica globale per Mpox al 31 maggio, incluso un aggiornamento sulla situazione epidemiologica per Mpox in Africa, al 22 giugno, e gli aggiornamenti della risposta operativa al 26 giugno. A livello globale – riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi (tasso di letalità 0,2%) in 49 Paesi in tutte le regioni dell’Oms.

La variante

“La trasmissione comunitaria del clade Ib Mpxv – sottolinea l’Oms – rimane limitata ai Paesi dell’Africa centrale e orientale. In Sierra Leone, la tendenza epidemica è in costante calo, anche se i dati recenti devono essere interpretati con cautela a causa dei ritardi nella segnalazione”.

Ad inizio giugno L’Oms ha deciso – ha annunciato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus – che il cosiddetto vaiolo delle scimmie rimane un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic).

I sintomi e le cure

Nella scheda dedicata al vaiolo delle scimmie sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che “l’Mpox è solitamente una malattia autolimitante e in genere dura da 2 a 4 settimane“. La malattia è caratterizzata da due fasi con diversi sintomi.

  • Fase prodromica (tra 0 e 5 giorni) con febbre, intensa cefalea (generalizzata o frontale), linfoadenopatia (linfonodi ingrossati), mal di schiena, mialgia e intensa astenia (debolezza).
  • Eruzione cutanea (che appare tra 1 e 3 giorni dalla comparsa della febbre), che evolve da macule (lesioni con una base piatta) a papule (lesioni solide leggermente rialzate), vescicole (lesioni piene di liquido trasparente), pustole (lesioni piene di liquido giallastro) e croste.

La maggior parte delle persone che contraggono il vaiolo delle scimmie guarisce senza trattamenti e cure specifiche. In casi di sintomi gravi, è possibile la prescrizione medica di un antivirale noto come tecovirimat (TPOXX).

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