L’Italia è il Paese dell’Unione europea con l’età mediana della popolazione più alta: 48,7 anni; era di 41,3 anni nel 2004.
La percentuale di persone di età superiore agli 80 anni è aumentata in Ue dal 3,8 % al 6,1 % tra il 2004 e il 2024. In Italia nello stesso periodo siamo passati dal 4,7% al 7,7%. Contemporaneamente la percentuale di persone di età inferiore ai 15 anni è diminuita dal 16,2 % al 14,6 % tra il 2004 e il 2024 in Ue; nel Belpaese il salto è stato dal 14,2% del 2004 al 12,2% del 2024. I dati sono stati pubblicati pochi giorni fa da Eurostat all’interno del report “Demografia interattiva dell’Europa: edizione 2025”.
Il nostro Paese sta invecchiando molto velocemente
Nel 2023, il tasso di natalità grezzo nell’Ue è stato pari a 8,2 nati vivi ogni 1.000 persone. Tra i paesi dell’Ue, i tassi più elevati sono stati riscontrati a Cipro (10,7 nati vivi per 1.000 persone), in Irlanda (10,3) e in Francia (9,9), e i più bassi in Italia (6,4), Spagna (6,6) e Grecia (6,8). Rispetto al 2023 si è registrato un calo in tutti i paesi dell’Ue ad eccezione della Bulgaria. Ciò significa che, non solo metà della popolazione italiana ha meno di 48,7 anni e l’altra metà ha più anni, ma anche che, altrettanto chiaramente, il nostro Paese sta invecchiando molto velocemente e ospita sempre meno bambini.
L’età mediana è aumentata nell’Ue di 5,4 anni, passando da 39,3 anni nel 2004 a 44,7 anni nel 2024. Tra i paesi dell’Unione, l’età mediana più bassa è stata registrata in Irlanda (39,4), Lussemburgo (39,7), Malta (39,8) e Cipro (40,6 anni). Dati molto alti, appena dietro l’Italia, li registrano la Bulgaria e il Portogallo (entrambi a 47,1), la Grecia (46,9) e la Spagna (45,6).
Nell’Unione europea vivevano 449 milioni di persone
Al primo gennaio 2024 nell’Unione europea vivevano 449 milioni di persone, il che rappresenta un aumento dello 0,4 % rispetto ai 448 milioni registrati al 1° gennaio 2023. I paesi dell’UE più popolosi sono stati: Germania (83,4 milioni, il 19% del totale dell’UE), Francia (68,4 milioni, 15%), Italia (58,9 milioni, 13%), Spagna (48,6 milioni, 11%), Polonia (36,6 milioni, 8%). In totale, questi cinque paesi rappresentavano il 66% della popolazione dell’Ue. All’altra estremità dell’intervallo, i paesi meno popolosi dell’Ue sono stati Malta (563 000 persone, pari allo 0,1% del totale dell’Ue), Lussemburgo (672 000, pari allo 0,1%) e Cipro (934 000, 0,2%).
“La crescita demografica osservata di 1,6 milioni di persone nel 2023 può essere in gran parte attribuita all’aumento dei movimenti migratori post-Covid19 e all’afflusso di sfollati ucraini che hanno ricevuto lo status di protezione temporanea nei paesi dell’Ue a seguito della guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina” scrive l’Eurostat.
In 20 anni la popolazione nell’Ue è cresciuta del 4%
Nel periodo di 20 anni compreso tra il primo gennaio 2004 e il primo gennaio 2024 la popolazione totale dell’Ue è passata da 432,8 milioni a 449,2 milioni, con una crescita del 4%. Durante questo periodo, 19 paesi dell’Ue hanno mostrato un aumento della loro popolazione e 8 hanno registrato diminuzioni. L’Italia passa dai 57,6 milioni di abitanti del 2004 ai 58,9 milioni del 2024.
I maggiori aumenti relativi sono stati registrati in Lussemburgo (48%), seguito da Malta (41%), Irlanda (33%) e Cipro (29%). Le maggiori diminuzioni relative sono state osservate in Lettonia (−18%), Bulgaria (−17%), Lituania (−15%) e Romania (−11%). I maggiori aumenti assoluti sono stati registrati in Francia e Spagna (entrambi 6,1 milioni), mentre le maggiori diminuzioni assolute sono state osservate in Romania (−2,5 milioni), Polonia (−1,6 milioni) e Bulgaria (−1,3 milioni).
Nel 2023 il tasso di fecondità totale nell’Ue si è attestato a 1,38 nati vivi per donna, in calo rispetto all’1,44 del 2003 e al di sotto del livello di sostituzione di 2,1, al quale una popolazione è considerata stabile. Tra i paesi dell’Ue nel 2023, la Bulgaria (1,81 nati vivi per donna) ha registrato il più alto tasso di fertilità totale, seguita dalla Francia (1,66) e dall’Ungheria (1,55). I tassi più bassi sono stati riscontrati a Malta (1,06), in Spagna (1,12) e in Lituania (1,18).
L’Italia passa da 1,34 nati vivi per donna nel 2004 a 1,21 del 2024 ed è quindi tra i Paesi coi tassi più bassi e anche tra quelli in cui l’età media delle madri neomamme è aumentata. Nell’Ue l’aumento è di un anno, passando da 28,8 anni nel 2013 (primo anno disponibile) a 29,8 anni nel 2023. Le madri più anziane per la prima volta sono state trovate in Italia (31,8 anni), Irlanda (31,6) e Spagna (31,5), e le più giovani in Bulgaria (26,9), Romania (27,1) e Slovacchia (27,3).
Nell’Ue vi erano 229 milioni di donne e 220 milioni di uomini al primo gennaio 2024. Ciò corrisponde a un rapporto di 104,4 donne per 100 uomini, il che significa che c’erano il 4,4% in più di donne rispetto agli uomini, il dato italiano è identico alla media Ue. C’erano più donne che uomini in tutti i paesi dell’Ue, ad eccezione di Malta, Svezia, Lussemburgo e Slovenia. Il rapporto più alto è stato riscontrato in Lettonia (15,5% in più di donne rispetto agli uomini).

