“Musumeci proponga riforme utili ai siciliani e tagli alle spese inutili, solo così avrà le carte in regola per chiedere di aver spalmato il disavanzo. Non si possono firmare cambiali in bianco ad un presidente di regione totalmente immobile”.
Lo ha detto il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone parlando della proposta in discussione nel Consiglio dei ministri di spalmare in dieci anni il disavanzo della Regione Siciliana.
“Non si può – ha aggiunto Faraone – scaricare sui sindaci, sui lavoratori, sui cittadini siciliani il malgoverno passato e presente. Italia Viva darà una mano già dal Consiglio dei Ministri, proponendo modifiche migliorative del testo venuto fuori in commissione paritetica e portato in discussione oggi, ma il governo regionale deve garantire riforme, non può pretendere che vengano finanziati la cattiva politica e gli sprechi”.
E di quali potrebbero essere queste modifiche ha parlato il vice capogruppo di Iv alla Camera Luigi Marattin, ossia, pur concedendo la dilazione, “ripristinare subito gli obblighi di risanamento che erano stati inseriti nel 2016 dal governo Renzi e sono stati cancellati lo scorso anno” dal governo pentaleghista con Salvini e Di Maio vicepremier.
“L’accordo tra il governo Renzi e la Sicilia – ha ricordato – condizionava i vantaggi economici per la regione a una serie di obblighi che l’ente avrebbe dovuto realizzare al fine di operare un vero risanamento strutturale: riduzione della spesa corrente al netto della sanità, riduzione del numero dei dirigenti, riduzione delle società partecipate e altro ancora. Magicamente, questo obblighi sono scomparsi l’anno scorso”.

