Blocchi e sparatoria, venti di guerra tra Kosovo e Serbia - QdS

I blocchi prolungati e la sparatoria, nuova guerra tra Kosovo e Serbia? Ipotesi truppe al confine

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I blocchi prolungati e la sparatoria, nuova guerra tra Kosovo e Serbia? Ipotesi truppe al confine

Redazione  |
lunedì 26 Dicembre 2022

Il capo di stato maggiore serbo avrebbe avanzato l'ipotesi di schierare truppe al confine tra Serbia e Kosovo: ecco cosa sta accadendo in un altro "punto caldo" del mondo.

Atmosfera tesa e paura per una possibile guerra imminente in Kosovo, dopo una sparatoria avvenuta nella notte a Zubin Potok e la proposta del generale Milan Mojsilović – capo di stato maggiore dell’esercito della Serbia – di schierare truppe al confine.

La situazione sembra essere sul punto di degenerare e le tensioni sono tante. Questo preoccupa notevolmente la comunità internazionale, già sconvolta nel 2022 dalla guerra tra Russia e Ucraina e le svariate situazione di tensione nel resto del mondo.

Ecco cosa è successo nelle scorse ore.

Kosovo e Serbia, venti di guerra dopo sparatoria? Cosa è successo

Nella notte si è verificata una sparatoria a Zubin Potok, nel nord del Kosovo. La dinamica e le motivazioni dietro l’accaduto restano ancora da chiarire, anche se per fortuna non si sono registrati feriti. C’è un dettaglio, però, che non può passare inosservato: la località in questione è interessata dai blocchi stradali e dalle barricate imposte al confine tra Kosovo e Serbia.

A fornire le prime informazioni sull’accaduto è Kfor, una forza NATO presente in Kosovo. Sembra che gli spari non fossero diretti ai militari presenti sul posto, tuttavia c’è preoccupazione per la tensione generata dai blocchi.

Il capo di stato maggiore serbo avrebbe definito la situazione “complessa” e si sarebbe recato a ridosso del confine tra Serbia e Kosovo, sottolineando che l’esercito serbo adempirà ai compiti che riceverà. Non ci sono altre specificazioni, ma non si esclude la possibilità che vengano schierate truppe al confine. Gli ambasciatori di vari Paesi a Belgrado – compreso quello italiano – avrebbero chiesto al presidente serbo Aleksandar Vučić una risoluzione rapida dei blocchi all’origine delle tensioni.

Blocchi che durano da ben 17 giorni e che stanno mettendo a dura prova il Kosovo.

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