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La Bce conferma i tassi e vuole “tenersi aperte tutte le opzioni”

La Bce conferma i tassi e vuole “tenersi aperte tutte le opzioni”

Riviste al rialzo le previsioni sulla crescita economica

Roma, 18 dic. (askanews) – Sembra allontanarsi l’ipotesi di un nuovo taglio ai tassi di interesse da parte della Bce. Oggi l’istituzione di Francoforte ha nuovamente confermato al 2% il principale riferimento per l’area euro, il tasso sui depositi. E nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, la presidente Christine Lagarde ha eloquentemente avvertito che l’istituzione vuole “tenersi aperte tutte le opzioni”.

Anche quella di un aumento dei tassi, quindi, che tuttavia appare anche più remota di quella di un taglio. “Abbiamo riconfermato che siamo in una buona posizione, ma questo non significa che siamo statici – ha detto -. Oggi la decisione è stata presa all’unanimità, ma c’è anche una visione unanime che tutte le opzioni devono restare sul tavolo e che dobbiamo attenerci all’approccio del ‘volta per volta’, con nessun percorso predeterminato, né alcuna mossa. E’ stata una visione unanime”. Questo, in risposta a chi le chiedeva se la prossima eventuale variazione dei tassi sarà un taglio, o piuttosto un rialzo.

La Bce ha intanto rivisto al rialzo le sue previsioni sulla crescita economica dell’area euro. Ora per quest’anno prevede un più 1,4 percento del Pil, cui dovrebbe seguire un più 1,2 percento nel 2026 e un più 1,4 percento nel 2027. Ha modificato quelle sull’inflazione, che restano abbastanza allineate con il suo obiettivo del 2% nel medio termine. Ora per quest’anno prevede 2,1% nel 2025, cui dovrebbe seguire 1,9% nel 2026 e 1,8% nel 2027. Lo scorso settembre la Bce prevedeva 2,1% di inflazione su quest’anno, 1,7% nel 2026 e 1,9% nel 2027.

E questi cambiamenti previsionali, a loro volta, sembrano allontanare lo scenario di nuovi tagli. Non solo la crescita economica dell’area tiene, ma in più si faranno sentire gli effetti dei dazi aggiuntivi sulle merci importate dalla Cina, tra cui quelli sui piccoli pacchetti, e anche gli effetti dei controversi meccanismi europei (Ets) di autotassazione dell’energia.

Ad ogni modo, oggi “non c’è stata nessuna discussione su tagli o rialzi dei tassi”, ha chiarito la presidente. L’unica cosa certa è che al momento non si profilano cambiamenti allo status quo.

Altro tema caldo quello dell’Ucraina, e dei nuovi aiuti che l’Unione europea vorrebbe elargirle facendo leva sui titoli che ha congelato alla Russia. Lagarde si è detta fiduciosa che i leader Ue troveranno una soluzione, ma ha nuovamente chiuso e in maniera netta a qualunque ipotesi che veda la Bce mettersi a fare da garante per la piattaforma belga Euroclear – presso cui sono depositati gli asset russi bloccati dalla Ue – in caso di dispute legali internazionali lanciate da Mosca. Perché questo violerebbe i trattati europei.

Sui nuovi aiuti “c’è del lavoro in corso e non spetta a noi, spetta ai leader decidere. E data l’importanza della questione, e quello che c’è in ballo, sono pienamente fiduciosa che troveranno una soluzione”, ha affermato. “Potrebbe essere nel solito modo europeo, con tanti giri e che richiede tempo. E che solleva speculazioni sul fatto che funzioni o no. Ma sono fiduciosa che troveranno una soluzione – ha ribadito – perché è troppo importante”.

Ma al tempo stesso “siamo un’area del mondo che si si fregia di rispettare lo stato di diritto – ha detto ancora Lagarde -. I leader decideranno, sono certa che ci sono soluzioni che possono essere dibattute e costruzioni che possono essere elaborate. Ma non sta alla Banca centrale incoraggiare o sostenere un meccanismo in cui verremmo chiamati a infrangere l’articolo 123 dei Trattati Ue. Il finanziamento monetario non è consentito nel trattato e non ti puoi attendere da me – ha chiarito – di approvare ex ante un meccanismo in cui ci sarebbe finanziamento monetario, mi sembra piuttosto ovvio, grazie”.

Infine, con un discreto anticipo rispetto alla sua scadenza – tardo 2027 – la presidente è stata anche oggetto di domande sul suo successore. “Non ho alcun candidato favorito, ci stanno tantissimi candidati ottimi, Isabel (Schnabel) è una di loro, ma è pieno e sono sicura che ce ne saranno di più in futuro. Trovo estremamente soddisfacente, in un certo senso, che così tanta gente voglia avere il mio lavoro: è un lavoro fantastico, per qualcosa di rilevante, che conta per la vita della gente e per la nostra valuta, l’euro”.

“Ma per quanto riguarda la nazionalità – ha aggiunto a chi la interpellata sull’ipotesi che, per la prima volta, possa essere un tedesco – non ho nulla da dire. Starà al Consiglio europeo e la decisione verrà presa fuori da questa bella istituzione. Sta a loro decidere”.

Per quanto riguarda Schnabel, che attualmente siede già nel direttorio Bce in quanto componente del Comitato esecutivo, Lagarde ha rilevato che in passato sono stati formulati pareri secondo cui non si poteva rilevare la presidenza dopo un mandato nel direttorio. Ma ha aggiunto che questo aspetto andrebbe riesaminato a livello legale.

Sul tutto “grazie, avrete tanto tempo per fare queste domande”, ha aggiunto, sollevando le sopracciglia (visto che mancano circa due anni). A fine conferenza stampa ha comunque augurato buon Natale e buone festività ai presenti. (di Roberto Vozzi). (fonte immagine: ECB 2025).