La nuova fatica di Barbara Bellomo ci trasporta in un’altra epoca
ROMA – Un omaggio ai Ragazzi di via Panisperna che negli anni ’30 fecero la storia della fisica, ma anche un thriller alla ricerca di Ettore Majorana, la cui scomparsa è, a oggi un mistero; e ancora un romanzo d’amore struggente, la cui protagonista, Ida, tiene in mano le fila della storia narrata, romanzo che può essere letto attraverso diversi piani narrativi e diverse prospettive.
Barbara Bellomo ci trasporta in un’altra epoca con l’accuratezza delle sue descrizioni, nei minimi dettagli ogni scena prende vita attraverso l’acuta penna dell’autrice: sembra al lettore di poter quasi sfiorare i personaggi, di poter interagire con loro tanto è vivida l’immagine che se ne ricava.
Certo è che, la storia della dolce bibliotecaria dell’Istituto di fisica di via Panisperna, incolla il lettore alle pagine, in un continuo fluire di storia reale e colpi di scena romanzati; non per niente la Bellomo è davvero una maestra nel ricostruire fatti ormai lontani nel tempo, sempre partendo da spunti confermati e registrati dagli annali, mai affidandosi a dicerie, invece affidando le teorie ai veri protagonisti che seguirono il caso della scomparsa del celebre fisico, come nel caso dell’incontro della protagonista con Leonardo Sciascia che, con la sua stessa voce, racconta le sue ipotesi.
Si intrecciano così l’odore di libri e del gesso delle lavagne del celebre Istituto, i sogni e le speranze dei giovani fisici, le paure e forse anche il rendersi conto di quali fatti così drammatici avrebbero comportato le scoperte guidate dal Enrico Fermi, e che porteranno all’inevitabile spaccarsi del gruppo.
Ida, ormai donna matura, si volta indietro agli anni felici, per ricostruire un mistero, e per ritrovare sè stessa, la giovane piena di grinta e volontà capace, sebbene con fatica, di tenere testa, fino ad un certo punto, al padre caparbio e ottuso. È venuto anche il momento di ridare respiro ad un profondo amore perduto. La vediamo muoversi oggi come allora, anche se succube della figura paterna che condizionerà il corso della sua vita, Ida saprà tornare al suo antico carattere volitivo, nonostante le piaghe del cuore inflittele dal destino.