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La burocrazia funziona solo con automatismi

La vergognosa performance della Regione siciliana in ordine all’evasione delle richieste di cassa integrazione in deroga, è la prova provata, qual’ora ce ne fosse stato ancora bisogno, di un corpo di circa tredicimila ‘servitori dello Stato’, che servono solo se stessi.
Costoro non solo non si sono messi a lavorare giorno e notte, come l’urgenza dei dipendenti in Cig imponeva, ma hanno fatto ostruzionismo per tentare di strappare una ‘tangente’ di dieci euro per ogni pratica evasa, come se la stessa evasione non fosse stata un loro dovere.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto ed ottenuto le dimissioni del dirigente irresponsabile, che non è stato capace di gestire la vicenda, ma il male oscuro non riguarda il singolo, bensì la burocrazia regionale nel suo insieme.
Un esercito di circa tredicimila persone, ripetiamo, di cui circa 1.300 dirigenti, non può non far funzionare la Sicilia come una Svizzera meridionale, altro che come il Ghana del Nord. La responsabilità oggettiva di questo malfunzionamento è sicuramente del governo regionale e cioè di presidente e dodici assessori.

La Sicilia è la Regione del non fare. Tutto è bloccato, tutto è fermo, tutto è rinviato non si sa a quando e non si sa perché. Ovvero, si sa tutto e cioè che in ogni passaggio delle procedure burocratiche, c’è lo zampino di qualcuno che vuole trarre vantaggio dalle stesse e quindi cerca di ostruire per imporre il proprio prezzo.
Intendiamoci, non è che tutti i circa tredicimila dirigenti e dipendenti regionali siano disonesti, anzi ve n’è una cospicua parte per bene, onesta, integerrima, che fa interamente il proprio dovere ed anche di più.
Ma allora, se due terzi dell’organico non solo è superfluo, ma è anche ostruttivo, perché il governo regionale non procede ad un licenziamento di massa? Sappiamo che quanto scriviamo ha solo funzione di provocazione e di stimolo, però bisogna arrivare ad una conclusione: o chi viene pagato, anche lautamente, produce, oppure va a casa. Un aut aut non rinviabile e tassativo che dev’essere portato all’ordine del giorno della volontà politica. La stessa deve sempre ricordarsi che è al servizio dei siciliani e non di questa o di quella lobby che cerca di far prevalere l’interesse di parte invece di quello generale.
Come disboscare la burocrazia? La risposta è semplice a dirsi, difficile a realizzarsi. Bisogna rivedere tutte le procedure previste da leggi, atti amministrativi, circolari e via enumerando, semplificando il percorso anche con l’inserimento di automatismi.
Bisogna disboscare il perverso anche eliminando superflui controlli. Bisogna inserirvi temporizzazioni di ogni procedura e, infine, ma non esaustivo, stabilire i controlli dei passaggi fra un ufficio e l’altro che verifichino, dall’inizio alla fine, la percorrenza dei documenti.
Ovviamente tutto questo non può prescindere dalla digitalizzazione dell’intera Regione, in modo che tutti i dipartimenti, le aree ed i servizi sottostanti, possano dialogare fra loro in tempo reale, possano dialogare con tutti gli uffici periferici provinciali e comunali e, infine, con tutti gli enti regionali autonomi, nonché con le partecipate regionali.
A tutto quanto descritto va aggiunta la filosofia di fondo: l’inserimento dei valori di merito e responsabilità che consentono di determinare in modo inequivocabile e certo chi lavora bene e si merito lo stipendio e chi lavora male truffando lo stipendio.

Si dice che l’esempio viene dall’alto. Chi sta ai vertici deve dare l’esempio non solo lavorando intensamente e proficuamente, ma dimostrando capacità di gestire risorse umane e finanziarie con rigore e senso del servizio ai cittadini.
Non sappiamo se i vertici della Regione, della classe politica, della classe burocratica, della società civile, diano il buono o il cattivo esempio. Lasciamo ai cortesi lettori la valutazione che vorranno fare pensando con la propria testa e non con quella degli altri.
Gli esempi positivi fanno girare la ruota del sistema economico-sociale di una comunità; quelli negativi la distruggono. è per questo che i cittadini devono protestare civilmente ma fortemente contro tutti coloro che indegnamente occupano posti di vertice e contro chi ha la responsabilità di sanzionare tali vertici e non lo fa per convenienze di vario genere.
La burocrazia funziona con gli automatismi, ma anche con gli esempi. Per ora mancano entrambi.